Beni per tre milioni sequestrati al capo mafia di Ficarazzi

Beni per tre milioni sequestrati al capo mafia di Ficarazzi

cronaca
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Beni per un valore di tre milioni di euro sono stati sequestrati al capomafia di Ficarazzi Giovanni Trapani:

sono quote societarie di aziende a  lui riconducibili, titoli azionari, autovetture di valore, mezzi di cantiere, caterpillar ruspe, escavatori, camion ecc.. presenti in numerosi cantieri operativi, oltre ad appartamenti e terreni.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Palermo, su rchiesta della D.D.A. ( procuratore aggiunto I. De Francisci dela DDA di Palermo, e dai sostituti, Di Matteo, Viola e Mazzocco).

Il Trapani era stato arrestato il 5 agosto 2010 assieme ad altri otto presunti mafiosi, durante l'operazione "Iron Man", scaturita in seguito ad una prolungata e penetrante attività investigativa portata avanti dai CC della Compagnia di Bagheria nella zona di Ficarazzi.

Le indagini avevano preso l'avvio da una serie di attentati incendiari, che rivelavano il medesimo "stile", impiego di copertoni imbevuti di combustibile, che avevano chiare finalità estorsive.
Le investigazioni avevano messo altresì in luce il ruolo del Trapani che da una serie di riscontri emergeva come il reggente della famiglia di Ficarazzi.

Successivamente all'arresto è stata ricostruita l'attività imprenditoriale del Trapani , ceh aveva coinvolto una serie di imprese di familiari.

Già il 15 Ottobre scorso si era proceduto ad un provvedimento di sequestro della PA.MA costruzioni di Pace Marianna nipote del Trapani, e della Triassi s.r.l. di cui erano titolari una sorella del Trapani, Silvana, e una di lei figlia Manna Mariangela.

Ulteriori spunti investigativi hanno portato ad individuare interessi riconducibili al Trapani anche nella zona di Siculiana (AG) , un ristorante "Il capitano", uno stabilimento balneare e un terreno di 1000 mq., riscontrati nelle indagini congiunte tra la Compagnia di Bagheria e quella di Agrigento che ha dato poi esecuzione al provvedimento.

Sarà un amministratore giudiziario nominato dalla Procura ad occuparsi dei beni posti sotto sequestro.