Villa Valguarnera e il Festival dei sapori fanno il pienone

Villa Valguarnera e il Festival dei sapori fanno il pienone

cronaca
Typography

Si è andati oltre le più rosee previsioni: un flusso ininterrotto di gente, e non solo bagheresi, per vedere e sostare nella corte di Villa Valguarnera

dove assieme ad un intrattenimento musicale e ad uno spettacolo folcloristico erano stati allestiti un paio di stand di degustazione.

Non andiamo lontani dal vero se affermiamo che almeno cinquemila persone abbiano varcato l'accesso della villa.

L'idea di rendere accessibile anche il giardino e il terrazzo panoramico è stata subito scartata sin dal mattino: troppo numerosi i visitatori, e sarebbero stati assolutamente inadeguate la protezione di piante, prati, arbusti, aiuole, statue oltre che la sicurezza degli stessi visitatori.

Ma il primo passo è fatto: la prossima tappa, ed è un impegno strappato a donna Vittoria Alliata, noi ci auguriamo già dalla prossima primavera, potrà essere il giardino, e il sentiero-percorso verso la montagnola, che come ebbe a spiegarci qualche tempo fa donna Vittoria che faceva oggi gli onori di casa, per i simbolismi che si ritrovano lungo il percorso, non è solo semplice passeggiata ma ascensione verso il sapere e la conoscenza.

Qualcuno è rimasto deluso per l'impossibilità di accedere al terrazzo giardino; ma chiunque si è reso conto che migliaia di persone dentro un giardino con vialetti ricchi di incisioni e sculture ed essenze da tutelare avrebbe potuto risultare nefasto per la conservazione del bene.

Grande la soddisfazione di quanti a questa giornata hanno creduto e lavorato: da Luca Scalisi di Umberto Gallery all'assessore Tornatore allo sponsor Pastificio Tomasello.

Sono stati appunto Vittoria Alliata , Biagio Sciortino ed Emanuele Tornatore a salutare i primi arrivati che affollavano la corte ed a spiegare il senso dell'iniziativa: stringersi attorno a Villa Valguarnera, che è come è stato detto, uno dei complessi monumentali più mirabili non solo di Sicilia ma dell'intera Italia meridionale, e a quanti con sacrifici inenarrabili la vorrebbero restituire, restaurata, ad una pubblica fruizione e conoscenza.

Da ieri, anche se non sappiamo quando, possiamo credere che questo accadrà, perché la voglia di riconoscersi non solo dei bagheresi ma dell'intero territorio e di ritrovarsi per capire il senso delle origini di questa comunità è talmente forte che potrà superare tutti gli ostacoli e tutte le burocrazie.

Stesso discorso per l'iniziativa ripetuta a distanza di qualche settimana del festival dei sapori:circa venticinque venditori che ormai considerano Bagheria una delle "piazze" più appetbili: sono state migliaia e migliaia le persone che hanno affollato i gazebo, soprattutto quelli che vendevano salumi, formaggi e prodotti dell'agricoltura biologica.

Soddisfatti anche i negozianti che hanno scoperto un corso Butera che opportunamente valorizzato non ha niente da invidiare allo "stratonello", storico percorso dello "struscio" baarioto