Tecnici e professionisti si confrontano sul P.R.G.

Tecnici e professionisti si confrontano sul P.R.G.

cronaca
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Riceviamo e pubblichiamo: L'incontro del 27 novembre 2010 presso Palazzo Larderia cui hanno partecipato una quindicina tra tecnici e professionisti bagheresi si è incentrato sul senso dei contenuti del PRG e,

conseguentemente, sul significato della sua attuazione, nel tentativo di proporne un recupero culturale che veda equilibrate, per la vivibilità generale del territorio, le sue due essenziali componenti, Attrezzature e Zonizzazione.

Non si è parlato degli strumenti attraverso cui si attua il PRG (ad esempio, i Pue-Piani urbanistici esecutivi, i Ppa-Piani pluriennali attuativi ed altro) bensì del PRG come Sistema di Pianificazione Urbanistica che, nel suo insieme (Attrezzature e Zonizzazione), è funzionale, in termini di previsione e di attuazione, a rendere vivibile il Territorio nel contesto del dinamico e variegato sviluppo della stessa comunità sociale.

In tale contesto, dunque, si è centrata l'attenzione non già sulla componente sino ad oggi predominante -per non dire quasi unica- che è stata ed è la edificazione (quindi sulle Aree edificabili), bensì sulle Attrezzature o Servizi, ossia su quella componente del PRG che, ripetiamo, costituisce l'elemento prioritario e fondamentale per la effettiva vivibilità, nel senso più completo del termine, della comunità civile.

L'Attrezzatura di PRG, non la sola previsione, ma la sua realizzazione con le urbanizzazioni primarie e secondarie - strade, spazi di sosta e parcheggio, spazi di verde attrezzato, spazi per la gestione dei rifiuti, reti: idriche, fognarie, per energia elettrica, gas, telefonica, pubblica illuminazione; asili nido, scuole materne e d'obbligo, mercati di quartiere, delegazioni comunali, chiese e altri edifici per servizi religiosi, impianti sportivi di quartiere, centri sociali e attrezzature culturali e sanitarie, aree verdi di quartiere - dovrebbe essere sempre un passo avanti rispetto agli insediamenti (edificazione), affinché sia sempre assicurata e garantita una degna e civile vivibilità nel contesto e nel rispetto dell'intero Paese.

E' tale componente, Attrezzature di PRG, che deve essere recuperata nella cultura generale della nostra comunità, partendo, soprattutto e innanzitutto, da quanti - per professione e competenze - possono dare il maggior contributo in tal senso (a parte, ovviamente, le previsioni delle leggi in tal verso).
Essa, infatti, concretamente e paradossalmente, è stata e continua ad essere sostanzialmente disattesa, prima ancora nel nostro modo di ‘pensare' di attuare il PRG, malgrado i disagi di invivibilità prodotti, appunto, dalla sua non-attualizzazione, che hanno ormai raggiunto livelli inaccettabili.

Quante e quali attrezzature di PRG sono state attuate (realizzate, perciò fruibili) dal 1976 (data del primo PRG bagherese) ad oggi?

Dove sono, proporzionalmente alla edificazione esistente e in progetto, le strade, i parcheggi, le aree di verde attrezzato e i parchi ove portare i nostri bambini, gli edifici pubblici (quale patrimonio pubblico) ..... ?

Dove possiamo portare i nostri bambini e ragazzi per far loro praticare estensivamente lo sport?

A Bagheria vi sono ben 69 scuole tra pubbliche, private, parificate e non: come viene soddisfatta questa che è una delle tante altre emergenze?

Quanto si pensa alle ricadute di insediamenti di consistenza non indifferente? Infatti, quando si prevedono insediamenti di migliaia di persone, si pensa a ciò che tali insediamenti comportano e agli adeguamenti da doversi predisporre circa l'esistente, di per sé insufficiente? Ad esempio, oltre alla viabilità funzionale all'insediamento, si pensa mai ad esempio all'incremento dei rifiuti e del come farvi fronte?

Dove e quali sono le infrastrutture perché si possa, quanto meno, avviare la raccolta differenziata?

Ipotesi (potrebbe non essere una semplice provocazione!): perché non decidere di avviare l'edificazione privata solo quando almeno metà delle aree per le Attrezzature siano già disponibili?