La sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, sulla base delle indagini patrimoniali svolte dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo, che avevano, nel 2008, condotto prima al sequestro e successivamente alla confisca di due società avvenuta, ha emesso un ulteriore provvedimento di "confisca" di una villa del valore complessivo di circa 500 mila euro, riconducibile a Eucaliptus Nicolò, nato a Bagheria, 70 anni, e al figlio Salvatore, nato a Palermo, 39 anni, entrambi appartenenti alla famiglia mafiosa di "Bagheria", tratti in arresto nel giugno del 2004.
. Il primo ha ricoperto il ruolo di reggente della famiglia mafiosa di Bagheria, il secondo è stato il tramite indispensabile attraverso cui Nicolò ha gestito tutti gli affari illeciti connessi alla sua posizione di rilievo in seno alla famiglia stessa, usando il congiunto come una vera e propria "longa manus".
Dalle indagini emergeva inoltre come Salvatore manteneva contatti e smistava la corrispondenza con soggetti facenti parte della catena di persone delle quali si serviva l'allora noto latitante Bernardo Provenzano.
Eucaliptus Nicolò è stato condannato all'ergastolo con sentenza del Tribunale di Palermo del 30-12-1995, mentre il figlio Salvatore è stato condannato in data 3-11-2005 dal GUP di Palermo a quattro anni e sei mesi per il reato di associazione mafiosa oltre all'obbligo di soggiorno nel comune di residenza per cinque anni.
Fonte Ufficio Stampa Provinciale dei Carabinieri
Villa in contrada Consona confiscata agli Eucaliptus
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