Si indaga a tutto campo per il delitto di Ficarazzi

Si indaga a tutto campo per il delitto di Ficarazzi

cronaca
Typography

Un colpo solo, di una pistola calibro 9 sparato alla nuca e fuoriuscito dal volto, che è rimasto sfigurato.

Anche per questo le difficoltà di un riconoscimento immediato di Pasquale Giglio, 37 anni, residente a Brancaccio, disoccupato con piccoli precedenti penali per truffa e guida in stato di ebbrezza.

Un figlio di 16 anni, che aveva avuto da una relazione ormai troncata. Una vera e propria esecuzione di cui gli inquirenti della Polizia che indagano stanno cercando di capire il contesto e le cause. Non sembra delitto di mafia, quanto piuttosto una vendetta maturata in un ambiente di piccola malavita.

Forse droga, o forse donne: questo trapela dal comprensibile riserbo di chi sta cercando di far luce su questo delitto.

Pasquale Giglio era noto nel quartiere Sperone dove viveva con la famiglia, perchè cantava nei matrimoni e nelle comunioni, ed anche la sera precedente al bar Tiffany, aveva fatto il karaoke.

Talvolta eccedeva un pò nel bere, ma niente di che: la polizia comunque sta lavorando alacremente negli ambienti che Giglio frequentava e nel giro delle sue conoscenze, da cui potrebbero venir fuori utili spunti di indagini per arrivare ai responsabili del delitto.

L'uomo infatti, di cui i sanitari del Civico, avevano diagnosticato la morte cerebrale subito dopo il ricovero, è clinicamente morto ieri sera. Era rimasto, pare per parecchie ore, abbandonato, ferito a morte in una piazzola sulla litoranea Aspra Ficarazzi, dopo che aveva trascorso al bar con amici la sera precedente.

Non aiutano alla individuazione degli assassini neanche le confuse immagini di una telecamera di video sorveglianza piazzata su un palo in vicinanza del luogo in cui l'uomo è stato abbandonato.

Sono stati degli operai ieri mattino a segnalare la presenza di questo ferito e ad allertare il 118 e la polizia: sul luogo oltre al sangue ormai rappreso è rimasta anche una mascherina per l'ossigeno che i rianimatori avevano usato nel disperato tentativo di salvarlo.

Tracce di sangue trovate ad una certa distanza dal luogo del ritrovamento dell'uomo avevano fatto pensare in un primo tempo, ad una vera e propria sparatoria e ad una dinamica più complessa del fatto delittuoso.

In realtà , e molto più semplicemente, l'assassino (o gli assassini), che Pasquale Giglio, doveva quasi certamente conoscere, lo hanno portato in quella piazzola e ucciso con freddezza.