Colpo grosso realizzato da un banda che doveva essere senz’altro molto attrezzata e informata su quanto era custodito all’interno della settecentesca Villa Trabia.
Non è rimasto altro da fare alla signora che informare le forze di polizia e il curatore della villa l’avvocato Aurelio D’amico, che hanno proceduto a fare una ricognizione dei quadri e degli oggetti asportati.
Il valore delle cose rubate supera i 300.000 Euro, e la cifra non è data a caso, anche perché qualche tempo fa la signora Moncada , in vista di una alienazione aveva provveduto a fare inventariare e stimare da un antiquario i quadri custoditi nella villa settecentesca.
Quasi certamente i ladri hanno agito indisturbati prendendosi anche un bel vantaggio sugli investigatori, (è intervenuta anche la "scientifica"), considerato che solo per una coincidenza ci si è accorti del furto.
Villa Trabia è una delle ville auliche più recenti di Bagheria ed è tra le meglio curate e conservate: fu fatta costruire nella prima metà del '700 dal Principe Gravina di Comitini, su progetto curato dall'abate Nicolò Palma.
I Comitini, prima ancora di averla completata, la vendettero al Principe Lanza di Trabia. Nel cortile d'ingresso è collocata la statua "dell'Abbondanza" dello scultore Marabitti, che era prima sistemata nel parco di Palazzo Butera.
All'interno della villa ci sono altresì affreschi dell'Interguglielmi.
Il parco che assieme a quello di Villa Valguarnera costituiva un "unicum" irripetibile, cominciò ad essere attaccato all' inizio degli anni '70, e l'aggressione continua ancora oggi.
Ed è anche questa immediata contiguità con il territorio crircostante che rende possibili queste incursioni e predazioni.
foto di Salvo Pipia