A proposito della rimozione della lapide murata in Piazza Anime Sante, pietra marmorea in cui, lo ricordiamo, ai posteri dei secoli a venire, si consegnavano ad imperitura, quanto immeritata memoria,
Se dobbiamo essere sinceri pensavamo che difficilmente la politica sarebbe tornata sui propri passi, su una scelta che prima ancora di essere politica era di buon gusto e di buon senso.
Pensavamo, ora dobbiamo riconoscerlo, sbagliando, che passata non dico l’indignazione, ma il sorriso di compatimento per queste vanagloria autocelebrativa, di quei cittadini che in questo grottesco episodio trovavano un motivo in più per irridere ai politici, questi ultimi avrebbero fatto finta di niente: invece no stavolta hanno fatto marcia indietro.
E’ un buon segno.
Ed è un segnale che fa ben sperare per il futuro: speriamo che si trovi il coraggio perché avvenga lo stesso per tutta un’altra serie di prevaricazioni, di abusi e arbitri più squisitamente “politici”: dagli incarichi alle consulenze dei vari progetti Urban, Equal, POR e via via dissipando.
Come dicono i cinesi, anche il viaggio più lungo comincia con un primo piccolo passo: non è la prima volta che lo citiamo, almeno come auspicio, però stavolta il primo piccolo passo è stato fatto davvero.
Ora si avvii il lungo, faticoso, ma sicuramente gratificante, viaggio della vera trasparenza.
P.S.
A meno di non voler pensare che il buon Biagio non si sia tempestivamente accorto che ci sono già due dei nomi iscritti nella lapide che hanno problemi con la giustizia; e pensando che non c'è due senza tre, ed essendo magari un pò superstizioso, ha pensato bene di fare di necessità virtù. Chissà.
La Lapide rimossa da Piazza Anime Sante