Attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle di Bagheria in un afflato di ammirazione verso il sindaco Patrizio Cinque hanno pensato di organizzare per domani, martedì 26 settembre, una marcia di solidarietà per il primo cittadino indagato per abuso d'ufficio, rifiuto atti d'ufficio, turbativa d'asta e rivelazione segreto d'ufficio dlla Procura di Termini.
Il sindaco, che è stato oggi interrogato dal Gip Michele Guarnotta per 2 ore ha dichiarato -"Oggi ho scelto di rendere dichiarazioni spontanee e di non avvalermi della facoltà di non rispondere. Spero di aver chiarito la mia posizione e di aver fornito tutti gli elementi e i documenti utili a chiarire l’estraneità ai fatti a me contestati".
In merito alla marcia di solidarietà nei suoi confronti il sindaco con un comunicato stampa desidera dissuadere i cittadini da questo proposito :"Ho saputo che volete fare una marcia di solidarietà nei miei confronti. Vi ringrazio per questo gesto ed è come lo aveste fatto. Vi ringrazio per la vicinanza umana, tuttavia non voglio che il vostro gesto venga strumentalizzato. Non voglio che qualcuno dica, per errore, che i miei cittadini marciano contro la Magistratura. Noi crediamo nello Stato, e abbiamo fiducia che la verità emerga sempre" .
Se la marcia dovesse svolgersi comunque, nonostante il monito del sindaco, potrebbe essere interpretata come un guanto di sfida da parte dei grillini verso la magistratura per aver messo sotto indagine il loro beniamino, che intanto si è autosospeso dal Movimento 5 Stelle. Una marcia che anzichè portare sostegno a Cinque si rivelerebbe un boomerang, come le dichiarazioni del primo cittadino lasciano intuire.
Questa vicenda giudiziaria ha creato inoltre una frattura tra quelle che sono le dichiarazioni ufficiali fatte da coloro che ricoprono cariche politiche nel Movimento 5 Stelle rispetto al sentire della base Tra gli esponenti politici si è assistito ad un valzer di dichiarazioni e ritrattazioni. Mentre a caldo era stato diffuso un commento del sindaco sul Corriere della sera e altri quotidiani che parlava di attacco ad orologeria, poco dopo è arrivata la smentita. In consiglio comunale però il sindaco è tornato nuovamente a parlare di strane tempistiche dell'inchiesta. Nel comunicato di oggi si dichiara massima fiducia e rispetto verso il lavoro della magistratura.
Da ogni parte sui social e giornali online gli attivisti hanno gridato al complotto, si è tornato a parlare di magistratura politicizzata, di indagini ad orologeria, si è "parlato di attacco mediatico teso a screditare", con offese ai magistrati e anche ai giornalisti, argomenti cari ad un ex Presidente del consiglio. Questa indagine però, nasce nel lontano 2015 ed è estremamente circostanziata facendo riferimento ad alcuni episodi specifici, che vengono contestati ad una serie di soggetti, non solo amministratori, come dipendenti comunali e funzionari, che poco o nulla hanno a che fare con il Movimento 5 Stelle.
Una marcia di solidarietà era stata già organizzata nel 2014 per Patrizio Cinque dal titolo " Nessuno tocchi Patrizio", in seguito alle presunte minacce ricevute dal primo cittadino. In quel caso si voleva far sentire la vicinanza della cittadinanza ad un sindaco minacciato della propria incolumità fisica.
Nel caso attuale invece i presupposti sono decisamente diversi, e le dichiarazioni del sindaco lo confermano, poichè si andrebbe a manifestare contro un'indagine portata avanti dalla Magistratura non contro Cinque, che avrà, essendo l'Italia una Stato di Diritto, la possibilità di difendersi e dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati nelle sedi opportune; e nemmeno a favore di pochi, ma nel nome del popolo italiano. Una vicinanza umana, quella nei confronti di Patrizio Cinque che è senza dubbio legittimo esprimere, ma in forme che non destino perplessità o che possano lasciare spazio ad ambigue interpretazioni.