Emergenza rifiuti: 7 milioni per rifiatare

Emergenza rifiuti: 7 milioni per rifiatare

cronaca
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L’immondizia, come l’alcool, il fumo e le droghe, crea assuefazione e dipendenza: per ritrovare e riprovare le stesse sensazioni, o riprovare, come è il nostro caso, la stessa indignazione, occorre che i cumuli di spazzatura crescano sempre di più,

che facciano più impressione, che siano veramente enormi e mostruosi.

Con questo vogliamo dire che, quanto vediamo attualmente per le strade di Bagheria, ci sfiora, ci infastidisce appena; ormai ci abbiamo fatto l’occhio, riusciamo a valutare le dimensioni degli ammassi, la qualità e l’intensità degli odori, quale è il grado di marcescenza, e ne traiamo la conclusione che siamo ancora a livelli tollerabili, perchè nella nostra memoria si sono sedimentate situazioni più drammatiche che ancora non sono state raggiunte; per cui quello che in un paese normalmente civile e pulito provocherebbe una rivolta, noi lo consideriamo quasi la normalità.

Ma ogni emergenza ormai supera la precedente: quella di luglio è stata sinora la vetta che pensavamo irrangiungibile; ma non mettiamo limiti alla Provvidenza, perché settembre potrebbe riservarci qualche sorpresa. Con un po’di fortuna, con o senza l’U.D.C., potremo fare il record. Vediamo perché.

L’incontro tra i sindaci del Consorzio con il Presidente della Regione che era stato programmato per lunedì 1 settembre è stato rinviato al pomeriggio di ieri mercoledì.
La delegazione di sindaci aveva comunque incontrato, assieme al Presidente della Provincia Giovanni Avanti, il responsabile dell’Agenzia Rifiuti Felice Crosta, con il quale si stava valutando una soluzione ponte.
La Regione si sarebbe impegnata ad anticipare ai Comuni aderenti al Coinres, dal fondo di rotazione dei comuni la somma di 7.000.000 di Euro, che avrebbe trattenuto successivamente, e che quindi sarebbero comunque venuti meno nelle casse dei comuni, con conseguenze in questo momento imprevedibili.

La procedura deve essere istruita attraverso l’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali e per essere concretamente operante occorrerebbero almeno tre-quattro settimane.
Quindi nessun ripiano dei debiti da parte della Regione dei debiti dell’ATO PA 4.
Questi 7.000.000 di Euro potrebbero servire a sopravvivere per i prossimi tre mesi in attesa della riforma degli ATO rifiuti che dovrebbe essere avviata sin dal 1 gennaio del prossimo anno.

Nell’incontro tra R. Lombardo e i sindaci del Coinres del pomeriggio di ieri (Biagio Sciortino era assente per un impegno legato al depuratore a Napoli), il governatore ha fatto proprio il progetto che i comuni avevano abbozzato con l’Agenzia Rifiuti, e a quanto pare, sin da domattina si attiverà per incontrare Felice Crosta e Rosolino Greco, quest’ultimo direttore generale dell’Assessorato Regionale alle Autonomie, per autorizzare l’operazione finanziaria di anticipazione: magari non saranno i sette milioni richiesti dai sindaci, ma qualcosa l’avranno.
Questa è la carta che hanno in mano per convincere lavoratori e imprese ad avere ancora pazienza e a riprendere l’attività.

Oggi, giovedì 4, tutti i sindaci del Consorzio, come ci ha riferito il sindaco di Santa Flavia Antonio Napoli, si incontreranno per convincere il tesoriere del Coinres (Montepaschi) ad anticipare, in forza di questa “promessa” di Lombardo, le somme necessarie per pagare il mese di Luglio ai dipendenti e dare un sostanzioso acconto alle imprese fornitrici, diciamo un 700.000 o 800.000 Euro. Si commuoverà il tesoriere? Tutti speriamo di sì, e intanto incrociamo le dita.

Intanto in questo clima, si riunisce oggi pure il consiglio comunale di Bagheria, che dovrà procedere, come saprete, alla surroga dei consiglieri dimissionari che sono stati nominati assessori: Antonio Passarello del P.D., Maurizio Sardina, Filippo Tripoli, e Gino Di Stefano dell’U.D.C., che saranno rimpiazzati rispettivamente da Giovanni Di Bernardo, Pietro Canzoneri, Antonio Scaduto e Alessandra Jannì. Altro adempimento sarà l’elezione del Presidente del consiglio.
Sarà pertanto un’impresa per il presidente facente funzioni Gaetano D’Agati, impedire che, già prima degli adempimenti di rito, la vicenda della crisi politica appena conclusa e le condizioni del paese, irrompano nel dibattito consiliare capovolgendo l’ordine del giorno.