E' la terza volta che accade nel giro di qualche giorno: una colonna di fumo denso e nero che si alza su Bagheria, ed in tanti a chiedersi cosa succede.
Cronaca
Medico bagherese aggredito al Cervello
Nenzi Varsellona, nota ginecologa di Bagheria è stata aggredita nel pomeriggio di giovedì all'Ospedale "Cervello", dove presta la sua attività, da un uomo, M.P. di 45 anni, che è stato successivamente denunciato dalla polizia per lesioni.
Tre giorni è la prognosi per ferite riportate al collo. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia l'aggressore è il padre di una ragazza morta di recente per un tumore alle ovaie.
L'uomo addosserebbe ai sanitari dell'Ospedale "Cervello" la responsabilità di una diagnosi tardiva.
L'ospedale "Cervello" ha reso noto questo comunicato:"L'Azienda ospedaliera "Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello" in merito all'aggressione avvenuta nel pomeriggio a danno della dott.ssa Varsellona precisa che "si è trattato dell' atto di disperazione di un uomo la cui figlia domenica scorsa è deceduta per un tumore maligno all'utero".
La giovane paziente, 23 anni, era in cura da circa un anno nel reparto di Ginecologia dell'ospedale Cervello "per una neoplasia genitale - continua l'Azienda - localmente molto avanzata.
Per questo era sottoposta a cure mediche (chemioterapia), in collaborazione con l'Istituto europeo oncologico (IEO) di Milano allo scopo di ridurre il tumore e di procedere in un secondo momento a intervento chirurgico".
Ottenuta dapprima un'ottima risposta di regressione della patologia "purtroppo non è stato possibile eseguire - precisa l'Azienda - l'intervento chirurgico a causa di un progressivo diffondersi della malattia".
La donna è stata successivamente curata in un altro ospedale della città dove è purtroppo deceduta qualche giorno fa".
Comunicato della Caritas cittadina
Passato il periodo elettorale, la Caritas Cittadina interviene per fare alcune precisazioni su voci che sono state diffuse durante il periodo elettorale.
Sciortino consegna a Lo Meo le chiavi della città
Nel corso di una breve ma significativa cerimonia ripetuta due volte, la prima nella stanza del sindaco, la seconda nell'aula consiliare di fronte ad oltre centocinquanta persone,