Ancora i commercianti, ancora corso Umberto: si andrà al referendum?

Ancora i commercianti, ancora corso Umberto: si andrà al referendum?

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Volevano farsi sentire dal consiglio comunale che era stato convocato appunto per stamattina: sin dalle nove hanno cominciato a sciamare lungo il corso, hanno chiuso le saracinesche, ed in corteo sono andati al Comune. Un centinaio in tutto, compreso qualche familiare e collaboratore, oltre alla solita decina di  curiosi.

Con i commercianti in corteo anche il parroco della Chiesa San Sepolcro, don Filippo Custode, che interverrà poi anche in consiglio comunale. Qualche tabellone con i soliti slogan.

Negli interventi dei commercianti c'è di tutto: la crisi innanzitutto, che c'è dovunque, però pare che in corso Umberto ce ne sia di più; i vandalismi notturni e i furti, un clima da Far West durante la notte, da rischiare sempre qualche guaio.

Ma le rapine a banche e supermercati, le auto bruciate, gli scippi e i vandalismi,  i delinquenti le fanno quotidianamente anche lontano da corso Umberto.

La proposta è di  riaprire il corso durante le ore notturne, e di giorno a particolari ore e condizioni, con la sosta breve, che sappiamo cosa vuol dire a Bagheria, dove oggi in concomitanza con il settimanale mercatino il traffico in via città di Palermo, in via Dante, e in tutta la zona stazione faceva impazzire, per la totale assenza di qualcuno che lo regolamentasse.

Parlare di sosta breve e di vigilanza della Polizia municipale è solo una pia intenzione ed è sostanzialmente volersi prendere in giro: nel giro di qualche mese torneremmo al peggior passato.

Siamo certi che i commercianti del corso Umberto aperto si pentirebbero un minuto dopo la riapertura. Ma tant'è.

Tra le novità l'intervento di padre Filippo Custode, parroco della Parrocchia del Santo Sepolcro, che, dopo aver detto qualcosa di sensato,  si avventura in una spericolata similitudine tra il corso Umberto chiuso ed i commercianti da salvare, ed il film Schindler's List, in cui da salvare c'erano gli ebrei, ma dai campi di concentramento però.

Poi i consiglieri con il solito traccheggio, un occhio a Cristo e uno a San Giovanni, con l'unica eccezione del Partito Democratico che per bocca del capogruppo Daniele Vella, ribadisce la posizione favorevole alla chiusura del traffico nel corso Umberto, sia pure con le sollecitazioni a realizzare quanto sinora non si è riusciti a fare: posteggi, animazione ecc...

Girava voce che il sindaco Vincenzo Lo Meo, che ha detto che valuterà con le forze dell'ordine l'apertura notturna, voglia approfondire l'idea di andare ad un referendum cittadino consultivo: non è una cattiva idea, ed almeno si saprà come la pensano veramente i bagheresi, chè il corso è di tutti i bagheresi.