I commercianti tornano alla carica: corso Umberto sia riaperto alle auto

I commercianti tornano alla carica: corso Umberto sia riaperto alle auto

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La crisi che continua a mordere  e a falcidiare attività artigianali e commerciali nel corso Umberto e fuori dal corso Umberto, ha spinto i commercianti a fare un  nuovo tentativo per convincere l'amministrazione a consentire durante le ore  mattutine e notturne il transito veicolare, tranne il sabato e la domenica, e con esclusione dei motorini.

La pressione dei commercianti si sta facendo particolarmente decisa ed il rischio è che per venire incontro alle loro richieste si riapra il corso al traffico dei veicoli, senza che ne abbiano alcun ritorno economico.

In più torneremmo ad avere caos e inquinamento ad abuntantiam.

Dopo una riunione tra di loro, lo scorso venerdì 15 marzo, una delegazione di commercianti del corso ha incontrato il sindaco: la richiesta di riapertura è stata motivata con le solite argomentazioni, e cioè il calo degli affari, per cui la proposta che fanno è di riaprire l'arteria al traffico veicolare durante le ore notturne e mattutine sino alle 14.

La richiesta parla in realtà di transito veicolare, ma significa volersi prendere in giro: conoscendo i nostri concittadini sappiamo bene che il divieto di sosta verrebbe tranquillamente infranto e  torneremmo ai "tempi d'oro" delle seconde e triple file, che siamo abituati a vedere quotidianamente alla Puntaguglia o in via Dante o dovunque, soprattutto in corrispondenza delle attività al passaggio, bar, tabacchi, edicole, ristorazione di strada ecc...

Il sindaco in questi giorni sta consultando gli esponenti della giunta e dei partiti per capire quale sia la strada più giusta da seguire.

I commercianti dal canto loro si impegnerebbero a finanziare la realizzazione di una serie di iniziative di animazione per rendere più attrattivo corso Umberto.

Ma noi qualcosa vogliamo dirla agli amici commercianti: prima di mettere in campo altre iniziative perchè non fanno la cosa più ovvia e banale, e cioè di convincere (o di costringere) le proprie collaboratrici di evitare che ogni mattino alle nove, nove e un quarto,  piuttosto che  raccogliere  con scopa e paletta e mettere  in un sacchetto le sporcizie dei marciapiedi, le sparpagliano allegramente  nelle cunette sotto gli occhi vigili dei titolari ?

Forse che un corso pulito, tirato a lucido, con le gli alberi curati e magari con dei vasi di fiori appesi ai lampioni della luce, non è cosa che giovi anche alla loro causa ?

Stando allo spettacolo indegno che ci tocca di vedere ogni mattino, davanti alla gran parte degli esercizi commerciali di corso Umberto e Butera, sembrerebbe di no.