Questo corso s'ha da aprire ! - di Angelo Gargano

Questo corso s'ha da aprire ! - di Angelo Gargano

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Sentono, i commercianti. che è il momento di dare la spallata decisiva e non vogliono perdere l'occasione: lo colgono nelle risposte possibiliste del sindaco, nei cosiddetti 'paletti' che vengono messi per una riapertura  ( provvedimento sperimentale, a tempo e a fasce  orarie, solo transito, monitorare incassi e inquinamento ecc..) ;   però se oggi dovessimo scommettere  sulla riapertura del corso, non avremmo dubbi: tra qualche settimana, dopo cinque anni, le auto private torneranno ad attraversare corso Umberto a Bagheria.

Sono tanti i segnali  che vanno in questa direzione.

La determinazione dei commercianti, innanzitutto, che per questo venerdì attendono una risposta dal sindaco.

I morsi della crisi fanno loro pensare che sia arrivato il  momento di giocarsi il tutto per tutto per raddrizzare gli affari, cercando di aggrapparsi all'ultima speranza nella convinzione, o più probabilmente nell'illusione, che riportare le auto nel salotto di città, porterà clienti e affari.

Chiedono il semplice transito o la sosta breve, giusto il tempo per un caffè, una ricarica del telefonino, l'acquisto di un giornale, di un paccheto di sigarette o di una medicina.

Se vogliamo, possiamo anche prenderci in giro, ma tutti sappiamo bene su queste premesse cosa accadrebbe a Bagheria, dove pare tra l'altro che il corpo di Polizia municipale sia stato sciolto e da tempo.

Ed intuiscono che anche la situazione è politicanente favorevole : un sindaco politicamente debole e  isolato, con una maggioranza evanescente, che è tentato di ritrovare popolarità e consenso in questa inaspettata  sintonia con la pancia di una parte della città.

Ma anche un consiglio comunale  di fatto trasformatosi in una sorta di assemblea di condominio, in cui, oggi più di ieri sono di fatto scomparsi i partiti e "ogni testa è un tribunali"

Per questo hanno battuto i pugni sul tavolo i commercianti, convinti che questo sia l'ultimo treno per arrivare ad una obiettivo, che quasi certamente, almeno a nostro avviso, aggraverà ancora di più la loro situazione, perchè si potrebbero trovare di fronte una larga parte di opinione pubblica decisamente contraria, con conseguenze ancora più negative per i loro affari.

Le dichiarazioni che ci rende il sindaco Vincenzo Lo Meo sono possibiliste, e a domanda risponde "E' vero che il corso Umberto chiuso alle auto è stato una dei miei punti programmatici in campagna elettorale, però voglio capire bene: se il transito delle auto potesse servire veramente ad alleviare i morsi della crisi, potrei andare incontro alle richieste dei ocmmercianti.

Ne parlerò con i miei assesori, con i rappresentanti dei partiti e delle associazioni,  con quanti vorranno consigliarmi: in ogni caso comunque metteremmo dei "paletti", e cioè un provvedimento a tempo, un controllo rigoroso della qualità dell'aria, una verifica puntuale sui volumi di affari delle varie attività commerciali dislocate sul corso Umberto, un divieto per il traffico pesante e per i motorini."

Insomma dichiarazioni che lasciano intendere che la strada è aperta: sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore ai Lavori pubblici Franco Greco: " Se potesse servire, un provvedimento a tempo e con delle regole precise sarei disposto ad assecondarlo". 

Anche le dichiarazioni di altri politici lasciano aperto uno spiraglio. Netta invece la posizione del capogruppo PD Daniele Vella 

"Sono uno dei promotori della pedonalizzazione di Corso Umberto I. Oggi confermo l'idea che, insieme a tanti cittadini e amministratori, ho difeso in questi anni.Rispetto ad improbabili riaperture al traffico veicolare di questa strada,trovo piuttosto,estremamente urgente,affrontare il problema della sicurezza nella nostra città ed in particolare nel nostro centro storico.

"La possibilità di attivare un servizio di video sorveglianza diventa impellente,ma rischia di essere insufficiente. È opportuno sollecitare l'Amministrazione a promuovere un tavolo congiunto con le forze dell'ordine e i commercianti per ipotizzare un maggiore controllo e presidio".

Infine, inutile girarci intorno,il corso va animato. Questo servirebbe anche ad aiutare il commercio che in questo periodo attraversa una grave crisi legata alle più generali difficoltà economiche che stiamo attraversando.

Manifestazioni ed eventi devono vedere con priorità il nostro centro storico come luogo ideale di svolgimento." 

Noi pensiamo  di avere capito come andrà finirà, ma il sindaco Lo Meo ricordi che su questo terreno scivoloso sta giocando una rischiosa partita poltica: in poche parole, se va buca, come temiamo, nella "battaglia del corso" potrà perdere la sua residua credibilità politica.