Dopo 30 anni da 'triangolo della morte' a 'triangolo della speranza'

Dopo 30 anni da 'triangolo della morte' a 'triangolo della speranza'

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Malgrado le condizioni di tempo decisamente proibitive, oltre duecento persone hanno risposto all'appello lanciato dal Centro Studi Pio La Torre, di ritrovarsi questo pomeriggio ad Altavilla presso la sede della Calicar  allo svincolo autostradale di Altavilla Milicia, per stringersi attorno a Gianluca Calì per fargli sapere e sentire che in questo momento non è solo.

E tutto questo è possibile, dobbiamo avere anche il coraggio di dirlo, perchè è cambiata, anche se solo in parte, una certa mentalità e una certa cultura, ma anche perchè, oltre ad essere altra la società civile, altri sono i tutori della legge, altri sono i tutori dell'ordine, altri sono i politici rispetto a trenta anni fa.

Anche grazie a questi mutamenti nel modo di intendere la lotta alla mafia da parte delle istituzioni avviatasi con il maxiprocesso, e proseguita purtroppo con il sacrificio di tanti servitori dello Stato, nelle pieghe profonde della società civile comincia a farsi strada l'dea-forza che se lo Stato si impegna con i propri organi, se lo Stato è presente con i vertici delle proprie istituzioni, allora il cambiamento può accadere.

E Gianluca Calì è espressione di questo bisogno di credere che non è più tempo di piegare la schiena ma di rivendicare il proprio diritto di essere, anche in Sicilia, imprenditori e uomini liberi.

Sono presenti i vertici dele forze dell'ordine del nostro territorio, il procuratore capo di Temini Imerese Alfredo Morvillo, il vicepresidente della Provincia Piero Alongi, l'ex deputato di FLI Aricò, i sindaci di Bagheria, Altavilla e Casteldaccia ma anche assessori e consiglieri comunali, padre Francesco Stabile, Vittoria Casa, presidente del II circolo didattico 'G.Cirincione' ma anche, perchè sono poi looro che fanno i "numeri", tanti  .semplici cittadini che con la loro presenza hanno voluto dire chiaramente da quale parte stanno.

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Tutti a stringere la mano  e ad abbracciare Gianluca Calì.

Tante le dichiarazioni che raccogliamo: da Padre Stabile che sottolinea: "la partecipazione di oggi dimostra che si cominciano a raccogliere i frutti di quanto è stato seminato; tanto è stato fatto, ma tanto c'è ancora da fare"

 Gli fa eco Gianluca Calì attorniato dai suoi fratelli e visibilmente commosso: "Non mi aspettavo tanta gente, sono riconoscente a quanti stasera sono venuti a stringermi la mano, alle autorità di polizia che mi stanno veramente  vicino, ai tantissimi che attraverso i social network mi stanno manifestando la loro solidarietà"

Nino Parisi, sindaco di Altavilla Milicia:che si sta contraddistinguendo per la sua energica azione amministrativa, aggiunge" E' inaccettabile che chi fa impresa nella nostra terra in condizioni già difficili, oltre ai problemi legati alla propria attività,  debba essere vessato da richieste inaccettabili per la dignità di una persona"

Vito Lo Monaco, presidente del Centro studi Pio La Torre, promotore dell'iniziativa conclude: "come la manifestazione di trenta anni fa certificò un avvio del mutamento della coscienza civile oggi il gesto di Gianluca Calì è la riprova che anche tra chi fa impresa cresce la voglia di mettersi alle spalle un mondo fatto di prevaricazione e  prepotenze"