E cche beeedduuu st'anciluniiii ! viva a Maronna o lumi!

E cche beeedduuu st'anciluniiii ! viva a Maronna o lumi!

attualita
Typography

E' il grido dei portatori della vara dove viene issato il quadro della Madonna Santissima del Lume, mentre sfila in processione per le viuzze di Porticello, e che viene rilanciato dalla massa dei fedeli.

E' antico, sacro e immutabile  nel tempo l'attaccamento dei porticellesi, (un tempo chiamati " i pirriroti" per via della presenza nel territorio di numerose cave di tufo), alla loro Madonna.

Devozione che affonda nei tempi e nella leggenda, legata al ritrovamento del quadro di ardesia ed alla sua sistemazione a Santo Nicolicchio intorno al 1720;

Denominazione, quella di Madonna del Lume, diffusa e comune tra gli abitanti di paesi di mare, per i quali il lume sulla terraferma era faro, guida e salvezza, ieri come oggi, da sempre.

Ma Madonne del Lume, oltre che a Palermo sono soggetto di venerazione in diversi paesi dell'interno della Sicilia.

Perchè l'identificazione simbolica con il lume o la luce, sorgente anche di sacralità e salvezza spirituale è sin troppo spontanea e primitiva: e tale è rimasta nei secoli la fede dei "pirriroti".

Fede che si tramanda per generazioni, che pervade l'intera comunità, e che attraversa indistintamente la società: uomini e donne, giovani e adulti, residenti ed eemigrati, colti e ignoranti, pescatori e professionisti, per tutti indistintamente a maronna o lumi è l'elememto identificativo e unificante la comunità porticellese.

Un tempo era la festa più ricca e spettacolare, dopo che a Bagheria negli anni '70 cominciò a declinare la ricchezza indotta dagli agrumi e che ebbe un riverbero negativo sulla sontuosità dei festeggiamenti a San Giuseppe; di converso fu la Festa della Madonna del Lume, che, con il crescere del peso economico della marineria di Porticello divenne in quegli anni la più attrattiva delle festività patronali.

Festa ricca perchè finanziata con il contributo che sul pescato versavano gli stessi pescatori, quando ancora la commercializzazione del pesce passava attraverso il mercato ittico, oggi anche la Festa della Madonna del Lume pur rimanendo immutati il patos e la devozione,  negli aspetti laici e di intrattenimemto paga anch'essa il prezzo di una crisi della marineria che sembra senza via d'uscita.

I fuochi d'artificio della Festa di Porticello negli anni '70 e '80 erano uno spettacolo da non perdere: le due serate quella della domenica e del lunedi con la sfida tra i due fuochisti, u palermitanu e u napulitanu erano da sole uno spettacolo al quale asssitevano, a mia memoria, oltre diecimila persone.

Antinna, prova di abilità tipica dei paesi di mare e la suggestiva processione a mare che si svolge la domenica pomeriggio successiva a quella della Festa vera e propria, che per tradizione cade sempre la prima domenica di ottobre, e chiude da sempre le feste patronali nel nostro territorio.

E' il momento in cui centinaia di barche grandi e picccole seguono la motobarca che, per sorteggio è stata deputata al trasporto del quadro della Madonna che sta sulla barca sorretto da un confrate, in un tragitto che è lo stesso, secondo una delle vulgate popolari, che il quadro avrebbe compiuto dal luogo dove era stato riportato, che si trova più o meno dove sorge la piccolacappella sul Capo Zafferano, dal mare dove sarebbe stato inizialmente ritrovato, sino alla piccola edicola votiva di Santo Nicolicchio.

Ma c'è un momento che rende unica la Festa della Madonna del lume: ed è quando il quadro viene sollevato dal naturale alloggiamento sull'altare maggiore della chiesa e viene sistemato sulla vara che si trova all'esterno dell Chiesa: non ci sono parole per descrivere quei momenti di autentico trasporto mistico e di irrazionalità collettiva, quando l'emozione tracima in lacrime copiose, quando centinaia di braccia alzate tengono sospeso il qiuadro come in un processo di "lievitazione".

Quel quadro di ardesia per qualche decina di metri si muove quasi miracolosamente sospeso, come se fosse tenuto in aria da un filo invisibile: sono centinaia e centinaia le mani, che con la punta delle dita guidano a maronna o lumi verso la vara: ed è il momento in cui alla madonna si chiede la grazia, l'aiuto e il conforto, con una convinzione forte, totale  e irriducibile; il momento in cui le implorazioni si mescolano alle lacrime, quando chi ha fede percepisce la presenza del divino.

Questi pochi istanti, anche per i non credenti, valgono l'intera festa.

___________________________________________________

Questo il programma della festa:

alt