Tracce di diossina in latte di capre di un allevamento di Cruillas

Tracce di diossina in latte di capre di un allevamento di Cruillas

attualita
Typography

Tracce di diossina in un allevamento dopo l'incendio della discarica di Bellolampo. Sono in corso ulteriori accertamenti, ma dalle analisi sarebbero state riscontrate tracce nel latte di una capra, in un allevamento nella zona di Cruillas.

Potrebbe essere una delle conseguenze degli incendi nella discarica di Bellolampo, protrattisi per due settimanie domati solo l'altro ieri.

Paolo Rabitti, ingegnere mantovano, uno dei più autorevoli esperti in materia, consulente di diverse Procure  ed autore del libro "Diossina: la verità nascosta", intervistato da Repubblica dichiara: " Il superamento della soglia è sempre un segnale da non sottovalutare. Il valore soglia considerato a rischio è di 10 nanogrammi per chilo, ed in questo caso si sono raggiunti i 50 nanogrammi. E' una situazione da monitorare, senza farsi però prendere dall'allarmismo.

"Quanto alle contaminazione delle falde acquifere lo reputo molto più difficile, anche eprchè la diossina è insolubile in acqua e in genere si ferma negli strati più superficiali del terreno, e neache le eventuali piogge credo che aumenteranno il rischio."

Anche dalle autorità sanitarie arrivano appelli tranquillizzanti- «Non ci sono allarmi per la salute. La situazione ambientale nella zona di Bellolampo è sotto controllo, pur nella criticità dovuta alla presenza di valori di diossina in alcuni casi superiori ai valori massimi." 

Il tavolo tecnico interistituzionale, voluto dall'assessore Massimo Russo dopo l'incendio della discarica di Bellolampo, ha comunque già adottato gli opportuni provvedimenti a tutela della salute pubblica».

Lo dice Lucia Borsellino, direttore generale del Dipartimento attività sanitarie dell'assessorato regionale della Salute, dopo notizie sul superamento dei valori di diossina in alcuni campionamenti di latte effettuati in tre allevamenti situati nella zona di Torretta e nei pressi del quartiere Cruillas a Palermo. «Stiamo monitorando la situazione con grande rigore - ha spiegato - Alla luce delle ultime analisi effettuate dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo, che ha riscontrato valori due volte superiori a quelli massimi previsti dai regolamenti comunitari, l'Asp di Palermo ha già notificato ai proprietari degli allevamenti tre provvedimenti a scopo cautelativo con i quali viene vietata l'utilizzazione e la commercializzazione del latte munto da questi animali: questo latte dovrà essere consegnato giornalmente ai Tecnici della Prevenzione che si preoccuperanno della sua distruzione attraverso l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo. È stato anche deciso il divieto di spostamento dei bovini e dei caprini presenti nei due allevamenti, sia per la macellazione che per qualunque altra finalità»

Il tavolo tecnico interistituzionale al quale verranno invitati a partecipare anche rappresentanti del Ministero della Salute e dell'Amia tornerà a riunirsi nei prossimi giorni.

Ij copertina Foto di repertorio  incendio di cassonetti a Bagheria