Dacci oggi il nostro incendio quotidiano...

Dacci oggi il nostro incendio quotidiano...

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Sappiamo di abbaiare alla luna, su questo come su altri argomenti. Ma crediamo che l'informazione abbia il dovere di farlo. Non possiamo limitarci a  registrare da almeno un mese quotidianamente da due a tre interventi di Vigili del fuoco sul nostro territorio per incendi appiccati quasi sempre da bulletti e giovinastri che sperano di ammazzare così la noia del vivere quotidiano.

D'altronde la materia prima non manca: praticamente l'intero paese di Bagheria, ma il ragionamento vale anche per S.Flavia e gli altri comuni vicini, sono circondati da una serie di terreni ormai sottratti all'uso agricolo dove crescono erbacce e sterpaglie che in questo periodo sono comoda esca, complice spesso lo scirocco o la tramoantana per roghi spettacolari, e per fortuna, almeno sino all'altro ieri, senza danni a cose e persone.

Certo non sono sempre giovinastri; talvolta è l'imprudenza di chi brucia ramaglia senza le adeguate misure di sicurezza, talvolta come è accaduto di recente all'interno di un cantiere edile  in pieno centro, sono gli stessi operai che danno fuoco a cumuli di residui di cantiere rischiando di provocare danni incalcolabili; talvolta è l'imprudenza di una sigaretta buttata accesa tra le erbacce.

Ma a monte c'è ormai una mentalità che si va empre più radicando e che considera il rispetto delle regole un optional: a partire dalle ordinanze sindacali, che abbiamo definito come le gride di manzoniana memoria, roboanti e inutili.

Il sindaco firma ogni anno la solita ordinanza che prevede che i proprietari di terreni a ridosso del centro abitato debbano provvedere al mantenimento di condizioni di pulizia, impedendo che queste aree divengano , come di fatto avviene, bombe innescate che chiunque per un banale capriccio può far esplodere da un momento all'altro con un semplice cerino.

Da oltre un mese a questa parte, e con una frequenza di due o più volte al giorno, i Vigili del fuoco sono chiamati a Bagheria per spegnere questi incendi che solitamente distruggono sterpaglie, qualche baracca costruita nei campi o qualche vecchio fabbricato rurale.

Fatto sta però che ogni giorno vengono bruciate risorse importanti sull'altare della sciatteria e del menifreghismo.

Intervengono i pompieri; con gran dispendio di lavoro, carburanti, mezzi, attrezzature e spesso anche con notevoli rischi

Ci siamo in qualche modo abituati alla cosa: ma ieri ad Aspra, un incendio, ci auguriamo accidentale, si è propagato da un terreno incolto ad un magazzino contiguo ad una importante struttura produttiva del territorio e solo la fortuna o il caso ha evitato che le fiamme facessero più danni di quanto non sia accaduto.

E noi continuiamo a chiedere: ma cosa si aspetta ad intervenire? E' veramente così difficile prevenire e far applicare le ordinanze sindacali?

Noi non lo crediamo.

Cosa ci vuole a sanzionare quei titolari di aree che vengono abbandonate in condizioni pericolose? Cosa si aspetta a dare esecuzione vera e concreta alle ordinanze sanzionando gli inadempienti? I loro nomi e cognomi non sono difficili da individuare, basta semplicemente volerlo.

E' mai possibile che nessuna unità operativa del Comune sia in grado di fare un "catastino" di questi terreni, che poi sono sempre gli stessi, e che dopo avere intimato ai proprietari il rispetto dell'ordinanza sindacale, proceda sanzionando gli inadempienti?

Veramente dobbiamo continuare a vivere in questa sorta di Far West dell'arbitrio e dell'illegalità?