Riceviamo e pubblichiamo: Si ritiene utile fornire alcune precisazioni in merito all'aumento delle rette dell'asilo nido recentemente deliberato dalla Giunta Municipale, in riscontro alle prese di posizione di alcuni esponenti politici locali.
Preliminarmente bisogna evidenziare che il servizio asilo nido non è un servizio assistenziale, ma è un servizio a "domanda individuale educativo di interesse pubblico", come definito dal regolamento comunale approvato nel 2007 e che i servizi a domanda individuale (come definiti del DM del 31/12/1983) gestiti dal Comune di Bagheria sono soltanto:
• asili nido
• mense scolastiche
• mercato ortofrutticolo
• musei
Occorre partire nella nostra analisi ricordando un aspetto tecnico-amministrativo legato ad una nota del II settore "Bilancio e Finanze" con protocollo n°635 del 26 gennaio 2011.
In questa nota il Dirigente comunicava le problematiche connesse agli obblighi derivanti dalla definizione del nostro Comune come "Ente Strutturalmente deficitario" (per l'anno 2009) e tra questi ricordava gli obblighi derivanti dal Dlgs 267/2000 sulla copertura dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale con almeno il 36% dalle relative tariffe.
Nota che è rimasta inascoltata perché la precedente amministrazione non ritenne di ritoccare le tariffe.
In tale nota si dava conto come sino ad oggi i costi di tali servizi sono stati coperti dalle tariffe in tale modo:
• asili nido 11,60%
• mense scolastiche 13,51%
• mercati e fiere (mercato ortofrutticolo) 189,22%
• teatri, pinacoteche, musei 31,38%.
Appare del tutto evidente che le possibilità di manovra della mia Amministrazione Comunale, sia stata limitata ai soli servizi di asili nido e mense scolastiche, avendo un servizio già con una tariffa che è quasi il doppio del relativo costo per i mercati e fiere, mentre per i servizi museali l'aumento della tariffa si sarebbe declinato immediatamente sull'aumento del prezzo di ingresso (per il museo di Villa Cattolica).
Inoltre, nelle nostre scelte, abbiamo voluto mantenere la qualità del servizio offerto, che può definirsi eccellente perchè prevede la fornitura totale di mensa, pannolini e tutto il necessario per accudire i nostri piccoli cittadini.
Viene inoltre rispettato il rapporto tra numero di bambini per educatore. Abbiamo infine mantenuto inalterato il tempo di cura con un orario 8:00/14:00, competitivo con il servizio privato in rapporto al costo e garantito il livello occupazionale del personale dedicato al servizio.
Occorre altresì ricordare che il servizio asilo nido costa all'Amministrazione Comunale Euro 1.120.000, per soli 118 posti/bimbo (vale a dire 9.500 Euro l'anno per bambino!) con una distribuzione fortemente concentrata sul costo del personale (costo abbattibile solo con drastiche misure di riduzione dell'occupazione che noi non vogliamo attuare) e che dal 2007, quindi sempre dalla precedente amministrazione, non si è mai minimamente cercato di gestire questa dinamica dei costi e del caro vita, non solo non ritoccando le relative rette ma neanche adeguandole al tasso d'inflazione ISTAT definito per legge.
Oggi nonostante il forzato ritocco delle tariffe, forzato perché imposto dalla legge, proprio per non pesare sulle povere tasche del cittadino, arriviamo a recuperare appena 158.000 Euro (rispetto al costo di E 1.200.000) mentre prima dell'aumento si introitavano appena 65.000 Euro.
Tutto questo sulla base di uno studio puntuale e mirato che è partito dalla verifica delle richieste di iscrizione già presentate.
Tali richieste ci fanno aggiungere, che il 55% delle famiglie interessate, (66 rispetto alle 118) rientra nella fascia di reddito in cui è previsto un aumento di soli 10 euro mensili, che nelle fasce alte non vi sono famiglie che hanno richiesto l'iscrizione e che nelle fasce medie, il 30% presenta caratteristiche tali da poter usufruire delle agevolazioni previste dalla relativa Delibera oggetto di questa discussione.
Bisogna tuttavia riconoscere, accogliendo alcune osservazioni, che l'aumento è stato alquanto consistente per sette famiglie (che pagherebbero oltre 300 euro mensili) e per alcune in particolare l'incremento è per tre volte quello precedente.
Ciò tuttavia discende dal regolamento in vigore e dagli scaglioni di reddito ivi considerati.
Al riguardo è comunque intenzione dell'Amministrazione di procedere, insieme agli amici del PD, ad una attenta verifica dei casi per i quali l'applicazione del regolamento da luogo alle cennate discrasie e addivenire ad una soluzione condivisa, rivedendo, ove necessario, il regolamento in vigore.
E' obbligo inoltre riconoscere che, con buona probabilità, un confronto preventivo con tutte le forze politiche avrebbe opportunamente evitato incomprensioni e portato ad una diversa formulazione del provvedimento, e vi è pertanto disponibilità a riconsiderare alcuni aspetti che dal confronto dovessero risultare penalizzanti in relazione alla tipologia di utenti.
Non bisogna tuttavia senza dimenticare che trattasi, come detto, di servizio a domanda e non di tipo assistenziale che ha un costo netto per il Comune di ben 962.000 (E 1.120.000 - E 158.000) per 118 bambini.
In conclusione quello che mi preme di comunicare all'intera città di Bagheria è che nessuna amministrazione è contenta di aumentare le tasse e gli oneri alla collettività.
Oggi, con i tagli dei trasferimenti nazionali e regionali, decurtati di circa 2.000.000 di Euro per l'anno in corso, ogni comunità deve autogestirsi.
Tale autogestione comporta una sana e ragionevole analisi dei bisogni e delle necessità ed il coraggio di amministrare con oculatezza e rigore le risorse disponibili, senza demagogia e falsi populismi ma dicendo sempre la verità.
Il mondo è cambiato ma molti di noi continuano ancora a guardare le cose con la stessa prospettiva, vale a dire come se a pagare fosse sempre qualche altro.
Vincenzo Lo Meo sindaco di Bagheria
Il neretto è della Redazione