Vincenzo Provino: l'A.M.B.

Vincenzo Provino: l'A.M.B.

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Politica, cultura, ma non solo.
La società civile con la sua miriade di gruppi, circoli, associazioni: dalla F.I.D.A.P.A., alla Caritas, dall’Agesci alla A.M.B. (Associazione Medica Bagherese), a Bagheria intitolata all’oculista Girolamo lo Cascio.
Ve li faremmo conoscere attraverso le interviste con presidenti e responsabili. Cominciamo oggi, con una intervista al Dr. Enzo Provino, presidente appunto dell’A.M.B.

Vincenzo Provino, medico chirurgo specialista in neurologia.
Coniugato, due figlie, ha la passione per la montagna e i funghi.


Cosa è l’Associazione Medica Bagherese e quali sono le finalità?

L' associazione medica Bagherese nasce nel 1952, anno in cui un gruppo di medici, sotto la guida di Girolamo Lo Cascio, sancisce la costituzione della nostra associazione, proseguendo un solco fecondo nelle tradizioni scientifiche di Bagheria, città che può vantare di aver dato i natali a Giuseppe Cirrincione - ordinario della Università “La Sapienza” di Roma, fondatore negli anni '20 del secolo scorso di una tra le più importanti scuole oculistiche d'Europa, i cui discepoli sino a pochi decenni fa ricoprivano ruoli di grande responsabilità nelle varie Università italiane. Fu anche l’oculista personale di Gabriele D’ Annunzio.

Come bagheresi furono Giuseppe D'Alessandro, insigne igienista di fama mondiale, e Tommaso Aiello, che fu agli inizi degli anni sessanta rettore dell'università di Palermo e farmacologo di fama mondiale.Oggi l' associazione vanta 200 iscritti.

La finalità dell' associazione è volta a implementare l' aggiornamento e la professionalità del medico sulla base dell' assunto che nessuno, e in nessun campo di attività, può dire di operare in maniera deontologicamente corretta,senza le necessarie competenze.

Quale è il vostro giudizio sui servizi sanitari a Bagheria e nel distretto?

La situazione dei servizi sanitari a Bagheria è assolutamente insoddisfacente, ma viene abbondantemente compensata dalle strutture accreditate col SSN.
Ragionamento che vale per tutti i centri radiologici, per i laboratori di analisi cliniche, per gli specialisti convenzionati esterni.


Ed il Poliambulatorio?

La situazione del poliambulatorio appare variegata: a fronte di un laboratorio di analisi cliniche veramente di tutto rispetto, di un servizio per lo screening per la talassemia, di un nutrito numero di specialisti ambulatoriali ammirevoli per professionalità e impegno, assistiamo, invece, a carenze di attrezzature e apparecchiature che sono da terzo mondo.
Il distretto “vanta" un ecografo antiquato diviso per tre con il resto di due,
addirittura sprovvisto di strumentazione per eco(color)doppler, tac, densitometria, RMN, elettromiografia, elettroencefalografia, ecocardiografia, holter cardiaco e vestibologia.
In ultimo, proprio perchè a Bagheria manca una struttura ospedaliera, sarebbe necessario un dipartimento di emergenza collegato logisticamente col poliambulatorio. Occorre inoltre rendere più capillare, efficace e tempestiva la presenza del 118.



Quale ruolo ricoprite nel rapporto con l’Università, e il territorio più in generale?

L' associazione medica bagherese ha stabilito uno stretto rapporto con il mondo universitario, per la presenza continua ai nostri convegni di studiosi e docenti universitari e non solo di Palermo; con gli ospedali della città raccordandoci continuamente per seguire le vicende dei nostri pazienti ricoverati; e con il poliambulatorio collaborando in maniera attiva epropositiva sulle indagini sulla prevalenza territoriale di alcune malattie, quali sclerosi multipla, demenze, etc...


Quali attività svolge la vostra Associazione?

Generalmente organizza eventi scientifici, che sono veri e propri convegni, su temi fondamentali e tra i più diversi attinenti le patologie più diffuse, e non solo nelle nostre comunità. Quest’anno abbiamo già affrontato problematiche di grande spessore quali le apnee ostruttive o malattie dei grandi russatori, le donazioni e i trapianti d'organo., la sincope Argomenti che non sono necessariamente collegati a opportunità prescrittive di farmaci di alcun tipo.
E' un vanto potere affermare tutto questo, perchè onora la nostra professione, la nostra associazione, l’Amministrazione che ci mette gratuitamente a disposizione la sala del pianoforte per i nostri convegni, e ci consente di far conoscere agli ospiti lo splendore di Palazzo Aragona Cutò, monumento di cui la città di Bagheria può andare fiera.

Quali sono i vostri obiettivi?

Mi consenta di inventare un acronimo: C.A.P.I. ed uno slogan “Il paziente al centro”. Curare innanzitutto, e al meglio , i nostri pazienti. Aggiornarci: perché la medicina come tutte le scienze si evolve continuamente. Prevenire: perché è il vero segreto per stare in buona salute. Informare i pazienti: oggi tutto passa attraverso l’informazione e la conoscenza.