Riceviamo e pubblichiamo: Scrivo la presente perché credo che quello detto in questa lettera non possa essere esplicitato in maniera esaustiva nei commenti alla risposta data dal P.I.D.
Me ne scuso con i lettori, ma è bene che ognuno si prenda le proprie responsabilità per come governa questa città.
Innazitutto non abbiamo nemici da abbattere ma avversari politici da incalzare e da mettere di fronte alle loro responsabilità e soprattutto abbiamo il dovere di dare risposte alle giovani e ai giovani Bagheresi , ai commercianti, agli artigiani, ai piccoli imprenditori, alle famiglie . Quelle risposte che non sono state date ne dal governo nazionale da loro sostenuto, né dall'amministrazione Sciortino di cui sono la componente di maggioranza relativa.
Tranne qualche lodevole caso isolato questa è un'amministrazione incapace di affrontare il normale governo di una città .
A parte la non risposta sul decadimento evidente di Bagheria e sulla mancata vigilanza del rispetto delle regole, le risposte da parte degli assessori alle interrogazioni fatte dai consiglieri raggiungono tempi inaccettabili di almeno 3 mesi (vedi quella fatta sulla ringhiera ad Aspra all'altezza del Gallo D'Oro). In mancanza di risposte celeri, l'opposizione sceglie la comunicazione come mezzo per sollevare questioni che, altrimenti, sarebbero affrontate con mesi di ritardo. Inoltre ricordiamo loro che le comunicazioni in deroga furono volute a partire dal giugno del 2006 dall'allora presidente del consiglio comunale Bartolo Di Salvo attuale consigliere provinciale del P.I.D. .
Per quanto riguarda gli atti che dovrebbero dare un indirizzo all'amministrazione, sono stati costantemente disattesi da un'amministrazione incapace di rispettare la maggioranza del consiglio quando questa non era in linea con l'idea dell'amministrazione stessa, fregandosene della democrazia espressa col voto consiliare. Basti pensare al mancato rispetto dello Statuto della città relativamente all'acqua pubblica e al mancato rispetto della mozione votata in favore della ripubblicizzazione della gestione dell'acqua pubblica a cui loro si sono opposti.
Per non parlare della corresponsabilità sul disastro finanziario del Coinres che costringerà, quasi sicuramente, Bagheria ad assumere 170 lavoratori che peseranno non poco su un bilancio già disastroso di una città che ha bisogno di uscire dal tunnel in cui è stata cacciata.
Sulla vigilanza del rispetto delle regole ricordiamo ai bagheresi che, essendo assente il piano commerciale di cui noi più volte abbiamo chiesto l'approvazione, non potrebbero nascere esercizi commerciali al di sopra dei 300 metri quadri, questione puntualmente disattesa da questa amministrazione.
Per quanto riguarda le zone artigianali evidentemente il P.I.D. non conosce molto bene la storia politica della città, visto che fu proprio il P.C.I. che trent'anni fa difese e votò le aree artigianali e industriali, mentre tutti i consiglieri della D.C., di cui il P.I.D. vorrebbe essere erede, fuggirono, tranne l'allora sindaco Zangara, a causa di un gruppo di persone che non volevano le aree e volevano entrare con intenzioni bellicose in consiglio comunale.
Inoltre ricordiamo che, quando una parte di SEL (Sinistra Democratica poi confluita) era in maggioranza , per quanto riguarda la zona artigianale di Contrada Monaco fu votata la variante al PRG e fu portato in consiglio comunale la proposta di regolamento per l'assegnazione dei lotti
di cui, grazie ad una cinquantina di emendamenti dell'allora consigliere comunale del P.I.D. Di Stefano oggi assessore, fu ritardata l'approvazione di 7- 8 mesi.
Per quanto riguarda la zona artigianale di Aspra si sono perse le tracce dopo che da un anno il tanto atteso parere della sovraintendenza ha dato il via libera. Si corre il rischio di perdere il finanziamento di 8 milioni di euro.
Per quanto riguarda lo svincolo autostradale in data 8 gennaio 2009 sul sito del Comune di Bagheria l'assessore Di Stefano parla dello svincolo dicendo che a dicembre 2008 era stato consegnato il progetto definitivo . A seguito di interrogazione del consigliere di Sinistra Democratica, oggi in Sinistra Ecologia Libertà con Vendola, Gino Castronovo datata giugno 2009 per sapere che fine avesse fatto la questione dell'ammodernamento dello svincolo autostradale, l'assessore Pagano risponde, in vece dell'assessore Di Stefano, che il progetto definitivo è stato consegnato in data 16 febbraio 2009, con evidente discrasia di date sulla dichiarazione precedente.
Facciamo risaltare il fatto che nessuno a quella data parla di perdita di finanziamento e l'assessore e la maggioranza erano già cambiate, quindi delle due l'una o hanno risposto delle stupidaggini alle interrogazioni non dicendo che già il finanziamento era perso oppure la perdita del finanziamento grava tutta sulla loro responsabilità. Infine ci siamo informati col nostro consigliere provinciale Antonino Celesia, e vero è che l'ammodernamento dello svincolo è nel piano annuale delle opere pubbliche della provincia governata dall'esponente del P.I.D. Avanti, ma è anche vero che non c'è nessun bando per l'assegnazione dei lavori e quindi, per ora, gli annunci sono carta straccia.
Se l'annuncio fatto dal P.I.D. sull'ammodernamento dello svincolo autostradale va nella stessa direzione della conferenza stampa indetta dal Presidente della provincia Avanti nel 2008 in cui si annunciava in pompa magna la realizzazione di uno svincolo autostradale in Contrada San Lorenzo per aiutare la viabilità dei comuni di Ficarazzi Bagheria Santa Flavia e altri , opera di cui ancora si aspetta l'inizio, i bagheresi possono stare tranquilli che con questa classe politica al governo della città Bagheria continuerà la sua decadenza economica e sociale.
Per questo ci candidiamo con altre forze, al governo di una città che ha bisogno di una scossa forte per rilanciare se stessa , con un programma di forte rinnovamento redatto attraverso le Fabbriche del programma che coinvolgeranno associazioni, movimenti, partiti politici, forze produttive e cittadini.
Un programma che faccia uscire dalla rassegnazione le giovani e i giovani bagheresi che si vedono senza futuro, che faccia uscire le cittadine e i cittadini bagheresi dalla condizione di inelluttabile decadenza a cui si assiste da un paio di anni. Un programma che scriva un nuovo racconto fatto di speranze, idee, progetti sulla mobilità, sullo sviluppo economico, sulla pubblicizzazione dell'acqua, sul rispetto delle regole, sulla normale gestione della questione rifiuti, dimostrando che pure a Bagheria si può essere felici
L'autore è coordinatore di Sinistra, ecologia e libertà.