Un clima di festa quella di oggi, una sorta di gioioso ritrovarsi tra gente che condivide la passione per gli animali domestici e non.
Protagonisti l'on Gabriella Giammanco, ed il sindaco Biagio Sciortino padrone di casa, per parlare del finanziamento, 80.000 euro, destinato alla costruzione a Bagheria di un canile, anzi "rifugio" come ama chiamarlo la Giammanco, che lei vorrebbe e non lo nasconde, come un albergo a 5 stelle.
Parecchia gente quindi alla conferenza stampa di stamane, indetta per presentare questo piccolo ma importante risultato, che testimonia di come si sia affinata la sensibilità su queste problematiche.
L'on. Giammanco, che all'inizio oltre a richiamare il suo impegno in questa direzione, che dovrebbe portare come lei sostiene anche all'aumento delle adozioni dei cani "sfortunati", ricorda la modifica del Codice della strada, introdotta su sua proposta, che prevede adesso sanzioni pecuniarie per chi omette di soccorrere un animale domestico, di lavoro, o di affezione coinvolto in un incidente stradale.
Sollecita l'amministrazione a fare adesso la sua parte, ed il sindaco, (che cita anche una esperienza familiare: il padre che dal 1999 vive solo in casa e che ha stabilito un incredibile rapporto con un piccolo cagnolino "adottato") che non si tira indietro: c'è già un terreno in contrada "Brigandì" e un progetto, spetterà al consiglio integrare le risorse del finanziamento per dare via libera al progetto esecutivo.
Interviene anche, con toccanti parole, la vedova di Angelo Calì, che di questi temi, quello della lotta al randagismo ed al rispetto per gli animali ne aveva fatto, nella sua attività di consigliere, una bandiera.
Sono poi Giacomo Iuppa, responsabile del servizio veterinario del Distretto sanitario di Bagheria e Paolo Giambruno responsabile provinciale dell'A.S.L: 6 a compiacersi per il risultato e a sottolineare anche gli sforzi del legislatore su questi argomenti.
Antonino Pecoraino che è il responsabile del nostro Distretto per l'anagrafe canina, come tutti gli uomini di trincea, che le leggi le debbono applicare, mette in guardia invece rispetto a qualche incongruenza delle norme ( per esempio i 9 mq. di superficie per ogni cane previsto nelle norme è uno standard "americano"), sulla scarsa informazione che esiste anche a livello di Distretto sulla attività di "chippatura" e di "sterilizzazioni" dei randagi che viene realizzata nell'ambulatorio che dirige, sulla inadeguatezza delle strutture ( da contrada Incorvino è dovuto "emigrare" a Ficarazzi), sulla necessità che il costruendo canile abbia anche una piccola sala operatoria .
In effetti rispetto al progetto preparato dagli uffici 80.000 euro non sono molti, anzi sono decisamente pochi, per questo la somma dovrà essere necessariamente integrata con fondi comunali.
Si partirà forse con parziali stralci funzionali, per arrivare, ci auguriamo al più presto, al completamento di un'opera che nel suo piccolo testimonia anche della civiltà di un paese.