Alla fine ha prevalso il buonsenso: sia pure dietro la giustificazione di una nulla osta rilasciato in via straordinaria, il simulacro di San Giuseppe percorrerà le strade della sua città, i fedeli potranno seguirlo con la devozione di sempre e la tradizione sarà salva.
Neanche noi pensavamo che questo elemento della processione fosse così forte, e avesse una valenza così radicata anche nella coscienza di chi non partecipa da fedele o da credente al rito.
Sono state però decine e decine in questi giorni le persone che ci chiedevano:"pecciò sanc'iusieppi ‘unn'esci?", o anche "Ma vieru è ca ‘unn'unescini a San Ciusieppi).
Purtroppo sì, rispondevamo, stringendoci nelle spalle, quasi a giustificarci anche noi e sentendoci, chissà perchè, anche un pò responsabili di questa mancata processione del Santo per le strade della città che lo venera.
Dicevamo che ha prevalso nei confrati e negli amministratori il buonsenso.
Sarebbe stato un errore gravissimo far pagare, perché di questo si sarebbe trattato ai fedeli e devoti, un braccio di ferro tra Confraternita e Amministrazione che ormai si trascina da anni, e che stavolta si è manifestato con particolare evidenza.
Non sappiamo, ed in questo momento non vogliamo sapere, dove stiano il torto e la ragione.
Ci basta prendere atto che la festa di San Giuseppe non sarà mutilata di uno dei suoi momenti più genuini e partecipati.
In altri momenti e in altre occasioni si chiarirà quel che c'è da chiarire.