Approvato nella seduta del consiglio comunale di oggi l'adesione al comitato enti locali per l'acqua pubblica
e di sostegno alla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Dopo la seduta a vuoto di ieri in cui non era stato raggiunto il numero legale, grazie anche al sapiente lavoro di ricucitura del presidente Vella, si è arrivata alla conclusione odierna.
Favorevoli quasi tutti i gruppi politici, con la sola astensione dei sei consiglieri dell'U.D.C. presenti, tre, e di Nicola Cirano, ed il voto favorevoli degli altri quattordici presenti.
Negli interventi del gruppone dell' opposizione, rinforzato in questa situazione dalla posizione del P.D., il tentativo di "stanare" l'amministrazione da una posizione alla Ponzio Pilato, " prenderemo atto delle decisioni del consiglio", ha detto il vicesindaco Maurizio Sardina, di fronte a'gli interventi incalzanti di Gino Castronovo, che chiedeva a gran voce una posizione chiara della amministrazione.
Non cambierà molto però, dal punto di vista pratico, il voto di oggi.
L'affidamento della gestione all'A.P.S., orsono due anni, venne a coronamento di un braccio di ferro che vide contrapposti decine di comuni e la Provincia e la Regione. Ci furono ricorsi e controricorsi, ma alla fine l'appalto venne assegnato all'A.P.S. per dieci anni.
Certo il voto del consiglio comunale di Bagheria rafforza quella alleanza di comuni che si sono fatti promotori di una proposta di legge popolare che riporti la situazione "status quo ante".
Ma non sarà facile andare a smontare l'affidamento alle Acque Potabili Siciliane, braccio operativo siciliano di una SpA di Torino, anche se recentemente alcune dichiarazioni del presidente della Provincia Giovanni Avanti, in ordine ad alcune inadempienze rispetto al contratto di gestione da parte dell'A.P.S., avevano fatto pensare alla volontà della Provincia di impugnare il contratto e all'avvio di un contenzioso.
Un voto comunque importante, cui un valido supporto è venuto dalle opposizioni di concerto con il presidente del consiglio Daniele Vella, che ha il significato soprattutto di una manifestazione di volontà, utile anche per far intendere agli utenti tartassati dall'A.P.S., che il comune con il caro-bollette non c'entra niente.