Riceviamo e pubblichiamo. Poco più di un mese fa’ i tre giornali online d’informazione bagherese (bagherianews.com, 90011.it e bagheriainfo.it) e il Settimanale di Bagheria, hanno quasi contemporaneamente pubblicato il reportage che l’Ass. Baghering ha realizzato sull’emergenza rifiuti,
che da anni mortifica molte zone periferiche di Bagheria, e poiché queste sono purtroppo tante e sparse a macchia di leopardo, la scelta è caduta su quella di via Catullo (accanto clinica Le Magnolie) e quella di viale Sant’Isidoro, con annessa strada che porta ad Aspra.
In quell’occasione avevamo rinvenuto, nelle aree indicate, RSU indifferenziati, rifiuti ingombranti, sfabbricidi (rifiuti da demolizione), rifiuti classificabili come tossici ed ecotossici e manufatti in cemento-amianto (Eternit).
Come in ogni attività di monitoraggio che si rispetti (non avendo notizia di reazioni significative da parte di chi di dovere), giorno due Dicembre c.a., ci siamo recati nuovamente sui luoghi a verificare se fosse stato messo in atto qualche provvedimento per la risoluzione del problema.
Non appena imboccata la via Catullo, la prima sorpresa, il cumulo adiacente alla clinica Le Magnolie non era più presente; sebbene questa evenienza si sia più volte verificata nell’ultimo mese, la prossima apertura del Liceo Scientifico G. D’Alessandro, che lì ha uno dei suoi ingressi, lascia ben sperare che lo stesso non si “riformi spontaneamente”.
Da qui in poi siamo caduti nuovamente nello sconforto, proseguendo in direzione della stazione ferroviaria, abbiamo ritrovato delle volumetrie inferiori (meno di 100 metri cubi contro 145) rispetto al primo Novembre, non perché fosse stata attuata un’operazione di raccolta, bensì una sconsiderata (e altamente inquinante) azione da parte di piromani, rimasti ignoti.
Oltre al danno, la beffa.
Ancora peggio è andato il sopralluogo in viale S. Isidoro, in quanto, la “siepe” d’ingombranti che costeggia l’antico viale, prontamente e in parte rimossa in vista della commemorazione dei defunti, è nuovamente in “germoglio”; circa 230 metri lineari di copertoni, ingombranti, sfabbricidi etc. (insomma, sempre la stessa roba). Inoltre, relativamente alla strada S. Isidoro-Aspra, dobbiamo segnalare un aumento della volumetria presente (circa il 10%).
Tutto questo indica (se ancora ce ne fosse bisogno) come la soluzione del problema, legato al degrado delle zone periferiche di Bagheria, sia ancora molto lontana, tanto per l’inciviltà radicata nella mente di alcuni nostri concittadini, quanto per il totale disinteresse dimostrato da chi avrebbe dovuto prendere atto (almeno questo) della denuncia esposta a mezzo stampa dall’associazione Baghering nel mese di Novembre.
L’associazione Baghering ritiene inutile un eventuale nuovo sopralluogo nelle zone indicate, in quanto, avendo definito e quantificato in maniera soddisfacente le dimensioni della drammatica situazione delle periferie, attende, assieme alla cittadinanza tutta, un segnale da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’A.S.P. relativamente alle azioni che Queste intendono intraprendere per garantire l’igiene pubblica e la salute dei cittadini bagheresi.
QUESTO LO SCENARIO DOPO UN MESE