Non siamo particolarmente inclini alla retorica, né eccessivamente campanilisti. Siamo moderatamente orgogliosi come la stragrande maggioranza dei componenti di questa cittadina di essere “baarioti”, di appartenere cioè ad una comunità che tanti uomini di cultura e d’ingegno ha dato alla nazione, in cui la gran parte degli abitanti sono persone perbene, ma che ha tanti, seri e irrisolti problemi alcuni più o meno contingenti, altri cronici.
Venerdì pomeriggio abbiamo però per un momento volutamente “oscurato”, nella mente, le emergenze vecchie e nuove e dietro quel taglio di nastro del prefetto Trevisone, con cui è stato simbolicamente consegnato il nuovo corso Umberto ai cittadini, abbiamo voluto cogliere l’opportunità e la voglia di una “ripartenza”.
Godiamoci quindi questa settimana di cinema, di musica, di cultura.
Godiamoci Baarìa e Tornatore, le musiche di Morricone e le ville; tiriamoci un po’ su e cerchiamo tutti di dare il meglio di noi di fronte agli ospiti, ai giornalisti, ai turisti, ai curiosi, che incroceranno per la prima volta Baarìa e i baarioti.
Nella speranza che anche solo qualcuno dei semi, che in questi giorni si cercherà di mettere a dimora, dia buoni frutti.
La cronaca: il prefetto Giancarlo Tevisone arriva puntualissimo alle 17.15: ad attenderlo sindaco, assessori, qualche assessore e consigliere, autorità militari, stampa, tv, fotografi, giornalisti e curiosi. Saluti e abbracci, quindi il taglio del nastro e subito dopo il piccolo corteo si avvia verso la sede del Comune, tra la stupita curiosità dei passanti.
Gli ingrandimenti delle foto di Angelo Restivo del set di Baarìa a Tunisi, ed esposte suii pali della luce, vengono illustrate dal sindaco al prefetto, che con particolare attenzione si ferma a guardare quella dell’ex pescheria, che verrà occupata poi dall’edificio delle Poste centrali, e che è stata oggetto di recenti polemiche.
L’on Gabriella Giammanco arriva trafelata e un po’ in ritardo e si unisce al corteo, che approda nella sede comunale e riempie la stanza del sindaco.
Breve intervento del sindaco che sottolinea il significato di questa giornata, e altrettanto breve replica del prefetto che dice di apprezzare molto gli sforzi che questa città sta facendo per cambiare volto,e cita Villa Cattolica, che lo ha visto entusiastae partecipe alla riapertura il 28 marzo scorso.
Conclude Gabriella Giammanco, che con queste iniziative sottolinea intende raccordarsi con la sua città, e insiste ancora sul significato di festa popolare che le iniziative di questa settimana debbono rappresentare.
Quindi brindisi, pasticcini e interviste.
Ancora qualche strascico di polemica sugli inviti, ma ormai è acqua passata.
Torniamo in strada e confessiamo che quelle centinaia di persone che “occupano” gioisamente corso Umberto, danno bene l’idea, nei volti, nei commenti, e negli atteggiamenti, di una città che si prepara a vivere con partecipazione e gioia sincera gli eventi dei prossimi gironi.
Un quartetto di archi e la proiezione di Nuovo Cinema Paradiso sono previste per la sera dopo le 20.30, ma già tanta gente e non sono ancora le 19 comincia a prendere posto. C'è da prevedere un pienone per la serata.
Come ci colpiscono le decine e decine di persone, anziane naturalmente, che si fermano a gruppetti di fronte alle foto esposte cercando di ritrovare i luoghi narrati nella memoria.
Stasera, e per tutta la settimana, siamo buoni: Che la festa cominci.