Si sono dati appuntamento questa sera mercoledì, alle 21, in Piazza Monsignor Cipolla: andranno a presentare l’ennesima associazione, “Aspra a-mare” si chiamerà, che per l’ennesima volta cercherà di sottoporre all’attenzione del comune di Bagheria i problemi della borgata marinara. A presiederla sarà Letizia Coassin, avvocato, che ad Aspra appunto risiede.
Questo dimostra che sono ancora tanti gli “asparuoti”, o comunque i residenti, che non si rassegnano al degrado della comunità marinara, delle strade, delle piazze, dell’ambiente, e che si ostinano a voler combattere l’abbandono e l’incuria.
Alcuni di questi problemi sono sotto gli occhi di tutti, e li abbiamo toccati con mano anche noi nelle serate della Festa del mare, che peraltro è riuscita splendidamente grazie anche allo spirito di sacrificio e di abnegazione degli organizzatori, da Saeli a Sciortino della Lega Navale e a tanti altri che hanno fatto di tutto: dagli speakers o presentatori delle varie iniziative sino a rimettere in ordine le sedie dopo lo spettacolo.
La grande partecipazione a questi eventi dovrebbe fare rifletter sindaco e assessori di competenza.
Basta trovare il registro giusto e con investimenti anche modesti si riescono a mettere assieme serate partecipate e stimolanti.
Quali i problemi cui accennavamo all’inizio? In buona sostanza quelli di sempre.
I rivenditori di pesce, che in maniera disordinata occupano le aree all’uopo preposte, che poi lasciano sporche e maleodoranti o comunque senza che nessuno si occupi della pulizia.
La presenza nei giorni festivi delle numerose bancarelle di piccolo commercio ambulante e abusivo, che occupa ormai aree vastissime; ed è una fatica di Sisifo, quella di un paio di vigili, che abbiamo visto l’altra sera costringere gli extracomunitari a smontare il baracchino di braccialetti, orecchini e quant’altro, ma che arrivati alla fine vedevano rispuntare le bancarelle dove avevano iniziato qualche ora prima.
E poi il rettifilo e le strade di accesso sporche, maleodoranti, con buche impressionanti per finire con la cosa che più ci ha fatto impressione: l’illuminazione del Piano Stenditore che è un pianto, con meno del 20% dei punti luce effettivamente funzionanti.
A tutto questo c'è chi non si rassegna, ed ancora una volta si organizza per invertire una tendenza inarrestabile, in cui tutto, anche il degrado, ormai diviene consuetudine, e viene tollerato, e sopportato.
Unico segnale positivo la pulizia delle spiagge, avviata quest’anno tempestivamente.
Speriamo che duri...