Non ci sta Filippo Tripoli, assessore alle politiche sociali a Bagheria, ad essere considerato un assessore “assenteista” e inadempiente.
Di fronte ai rilievi che gli muove, e non da ieri, Michele Bartolone, segretario dei pensionati della CISL di Bagheria, si difende e contrattacca.
Vado in assessorato - esordisce - almeno tre giorni la settimana, il martedì,mercoledì e giovedì e ricevo decine e decine di persone.
Per quanto riguarda la questione specifica sollevata da Michele Bartolone posso solo affermare che il problema del bando era stato già affrontato dai comuni del distretto che avevano già fatto un incontro il 23 aprile scorso, e avevano dato mandato agli uffici per la pubblicazione del bando relativo al bonus socio sanitario.
C’è il fondato sospetto - gli obiettiamo - che un bando pubblicato la mattina del 30 Marzo sul sito del comune, dopo la segnalazione del giorno prima del rappresentante dei pensionati CISL, sia stato come voler mettere di corsa una pezza ad una inadempienza o comunque ad un ritardo.
Ci risponde che non è così, e che sono i comuni del distretto nell’ambito della propria autonomia a stabilire i tempi per la pubblicazione e la scadenza.
I problemi – dice Tripoli - sono altri.
Quali, per esempio?
L’estrema ristrettezza delle risorse, che ci impone di fare i salti mortali e di fare delle scelte; e quando si sceglie, si scontenta sempre qualcuno e si può anche sbagliare.
Per fortuna - aggiunge - la Finanziaria regionale appena approvata ha reintrodotto, qualche antidoto alla disoccupazione dilagante, i cantieri scuola per esempio.
Per un periodo limitato potranno dare risposte occupazionali a qualche centinaio di lavoratori, e risolvere anche problemi della città.
L’altra questione seria, ed è da tempo che batto su questo tasto, è una macchina amministrativa con una mentalità che andrebbe riformata e rifondata.
Invece ci scontriamo ogni giorni con dipendenti o poco motivati o talvolta restii a seguire le indicazioni della politica.
Oggi, gli diciamo, c’è un apparato amministrativo che fa acqua da tutte le parti.
Pino Fricano - aggiungiamo - era riuscito in tre, quattro anni a rimettere in moto una macchina che anni di gestione commissariale avevano messo in ginocchio.
Sia pure con qualche distinguo, è costretto ad ammettere che questo è vero.
Il fatto è -dice Tripoli - che il sindaco Fricano aveva puntato molto sulle competenze e consulenze esterne, anche perché ancora c’erano risorse da investire, e ne ha avuto un ritorno in termini di progettazioni ed efficienza dell’apparato.
Oggi purtroppo-conclude- non c’è più un solo euro da potere investire sulle professionalità interne ed esterne al comune. Però posso garantirvi che malgrado la penuria di mezzi stiamo lavorando bene e i risultati si vedranno.