Cosa è la dating fatigue? Un problema sempre più diffuso tra i ventenni

Cosa è la dating fatigue? Un problema sempre più diffuso tra i ventenni

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Il termine “dating fatigue” si riferisce ad un fenomeno sempre più presente tra i ventenni, legato alla stanchezza o esaurimento che una persona può provare a causa del continuo processo di uscire con nuove persone e cercare una relazione.

In generale può includere sentimenti di frustrazione, stress, ansia, sensazioni di ripetitività e dispendio di energia che alla lunga possono portare a perdita della motivazione.
Dopo molte esperienza negative o neutre infatti si può perdere l’interesse e la motivazione a continuare a cercare partner.
Questo fenomeno è in forte crescita, lo si osserva sempre più spesso nella clinica e durante la psicoterapia individuale emerge più intensamente tra i più giovani.
La gen z in particolare sembra soffrirne maggiormente. Questo si è tradotto ad esempio in una diminuzione dell’utilizzo di app e piattaforme per incontri, prima tra tutte Tinder.
I giovani nella fascia 18-27 anni ne sono quasi per nulla interessati, mentre per i millennial rappresenta ancora un trig capace di trainare attenzione.
Ma perché i più giovani tendono a utilizzare sempre meno questi servizi? La risposta a questa domanda è nella paura del rifiuto da un lato e nella frustrazione di non riuscire a trovare comunque la persona tanto desiderata dopo un certo tempo passato online, tra swipe o match che abbiano potuto determinare positive conseguenze.
Questa tendenza inoltre potrebbe essere collegata al fatto che nel gruppo dei gen z sempre più rilevante è la fetta di coloro i quali si rifiutano di far parte di una categoria ben definita o di definirsi. In un interessante studio condotto dall’università di Padova, Bologna e Milano da un lato e l’Istituto Cattaneo dall’altro che si focalizza sulle discriminazioni, emerge che tra i ventenni italiani è in aumento la percentuale di coloro che non si definiscono eterosessuali, percentuale che tra le ragazze sfiora il 25%.
Questo dato non si armonizza con i più comuni modelli di dating e questo è appunto uno dei motivi della fuga da queste app. Mi sento di aggiungere, sulla base dei dati e anche sulla base della mia osservazione clinica, che molti dei nostri ragazzi tendono a non definirsi in alcun modo, ne omosessuali, ne fluidi.
Questo punto molto delicato implica una fase di profonda elaborazione personale circa il proprio orientamento sessuale, senza che effettivamente nessuno sa dove questo possa portare.
Questi dati tuttavia non indicano che a essere preferiti a questo punto siano gli incontri dal vivo. Ancora le opportunità e le modalità per conoscere altre persone restano mediate prevalentemente dagli schermi degli smartphone. Ciò che cambia è il modo: i ventenni sanno muoversi molto bene online ed utilizzano prevalentemente i social non come primario mezzo per flirtare ma come una occasione di scambio, uno strumento trasversale che possa permettere loro di socializzare e di divertirsi. Poi se questo potrà portare alla conoscenza di persone interessanti per iniziare una qualche relazione romantica, sentimentale che ben venga, ma senza patemi, potrà avvenire in un secondo momento.

Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
www.francescogrecopsicologo.it
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Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza, disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a Bagheria e raggiungibile da tutto il mondo online in videochiamata.