Marcello Dell’Utri, senatore della Repubblica Italiana, eurodeputato, la cui biografia è nota, ispiratore e co-fondatore del Movimento politico Forza Italia,
detto che le televisioni di Stato comunicano ai telespettatori pessimismo, in particolare, i telegiornali di RAI 3, popolati da annunciatori, con facce gotiche e dark alimentano una visione negativa della vita.
Il riferimento alle facce dark ha provocato la reazione di Maria Cuffaro, giornalista e speaker del TG 3, che commentando l’espressione di Dell’Utri l’ha raffrontata ad un certo modo di dire e di fare di taluni ambienti, per lo più mafiosi, che usano un linguaggio in codice che è tipico e comprensibile in quegli ambienti.
Maria Cuffaro avrebbe detto, sembra testualmente, commentando la frase del Sen. Dell’Utri , una battuta ormai diventata , almeno da noi, famosa: "Mi sembra di stare sul corso principale di Bagheria, arriva uno e ti dice : "Come sta la famiglia?" . E' un avvertimento."
Passato il momento di indignazione, Bagheria, che è stata tirata in ballo per una polemica nata altrove, a mio avviso, a questo punto deve sapere cogliere l’opportunità.
Tramite le proprie Istituzioni può dare al mondo una risposta più pertinente, più adeguata, più forte e con un alto contenuto simbolico. Atti concreti, fatti tangibili, non chiacchiere e parole in libertà.
Nel nuovo Corso Umberto rifatto, che presto sarà aperto alla Città ed alla fruizione dei Cittadini, (auspico non al traffico automobilistico), nei pressi del Municipio, nel marciapiedi di fronte, quello “ru latu ru friscu”, siano collocate due statue a grandezza naturale di due nostri concittadini, famosi nel mondo, per la loro Arte universale, oltre che per l’impegno civile, Renato Guttuso e Ignazio Buttitta, rappresentati in un momento di conversazione mentre “passianu nno stratunieddu”: Ignazio Buttitta col suo copricapo e col suo tipico gesticolare e Renato Guttuso, con l’eterna sigaretta accesa, nel suo tipico atteggiamento mentre ascolta a testa china.
Ecco, questo potrebbe essere il nuovo messaggio per lanciare nel mondo una nuova immagine di Bagheria: nel Corso Umberto non aleggia più l’ombra sinistra della Mafia, ma lo spirito nobile dei nostri concittadini più illustri.
Questa sarebbe la sfida da vincere a partire da oggi e nei prossimi anni per questa Amministrazione e per quelle che verranno!