L'ultima speranza per salvare Via Vasco de Gama - di Michele Manna

L'ultima speranza per salvare Via Vasco de Gama - di Michele Manna

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Lunedì 7 novembre, alle ore 16, verrà celebrata una Santa Messa in Via Vasco De Gama da don Vincenzo Battaglia, il parroco della frazione marinara di Aspra. Il prelato ha accolto la richiesta dei residenti della stradina, a ridosso dell'ex arena “la conchiglia”, divenuta famosa suo malgrado per essere destinata ad essere rasa al suolo per il semplice fatto di essere interamente ubicata all'interno della fascia dei 150 metri di rispetto dalla linea della battigia.


Della vicenda se ne è parlato anche durante l'omelia della Santa Messa di domenica scorsa, 30 ottobre, alla presenza dell'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, presente ad Aspra per una visita pastorale. Lunedì, dopo la celebrazione della messa verranno benedette le nove palazzine che accolgono 20 famiglie.
La vicenda di Via Vasco De Gama (ex via P/8) e dei suoi abitanti inizia negli anni '80 quando vengono realizzate le abitazioni, allora quella era zona B quindi senza nessuna norma che indicava inedificabilità per la fascia di rispetto del mare e, per come avvenne per migliaia di costruzioni in tutta la Sicilia, subito dopo l'ultimazione dei lavori si presentò l'istanza di condono edilizio. Si pagarono le sanatorie e tutti gli oneri di urbanizzazione.
Nel 2002 nel Piano Regolatore di Bagheria l'area interessata dalla via divenne zona B/3 cioè “aree urbane a margine di completamento”.
Ultimamente, nel 2013, a seguito di un progetto di revisione del P.R.G. adottato dal commissario ad Acta n. 74 del 09/107/2013 l’area rimase a destinazione urbanistica B/3. All'inizio di quest'anno, dopo 36 anni, gli abitanti di Via Vasco De Gama ricevono la poco gradita raccomandata dove viene comunicato il diniego della sanatoria con successiva ordinanza di demolizione e, se non si ottempera, va aggiunta una sanzione di 20.000,00 euro.
Le norme, come è notorio vanno applicate, ma nel caso di questa stradina di Aspra ci sono aspetti che lasciano perplessi. Intanto come è possibile che in tutta quella zona l'unico “quadrato di territorio” interessato dal diniego è rimasto solo quello, che senso può avere il rispetto della battigia se, per come si vede nella foto, tra la Via Vasco De Gama ed il mare ci sono ben due strade con tanto di edifici “sanati” nel mezzo, come mai fino a questo momento nessuna amministrazione ha provveduto ad una deroga visto che la tutela dell'assetto del territorio non la esclude in certi casi?
Lunedì verrà celebrata una santa Messa, verranno benedette le abitazioni e le venti famiglie residenti nella piccola stradina condannata ad essere rasa al suolo.
L'appello a nostro Signore Gesù Cristo rimane l'ultima speranza per evitare una “vergognosa applicazione delle norme di legge” che non prevede nessuna via d'uscita malgrado, dopo aver pagato sanatorie ed oneri, si notifichi il diniego della concessione dopo ben 36 anni dalla richiesta, e qui non ci sono ne prescrizioni o cavilli burocratici “ad personam” che possano reggere.

Michele Manna