A proposito di locali comunali concessi gratuitamente ad enti e associazioni

A proposito di locali comunali concessi gratuitamente ad enti e associazioni

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Ci accade sempre più spesso di leggere sul sito ufficiale del comune di Bagheria di affidamenti di locali comunali in commodato d'uso gratuito ad Enti,  Associazioni e Fondazioni che hanno diversa natura e scopi.

E' giusto che le Associazioni, meglio se quelle del territorio, che svolgono attività di solidarietà e volontariato nei confronti di importanti settori della società vengano aiutati a realizzare la loro missione.

Pensiamo alla Associazioni che assistono i disabili o gli anziani, ma anche a quelle associazioni che svolgono effettivamente un ruolo concreto e visibile di supporto ai settori più svantaggiati e più deboli.

Negli ultimi mesi abbiamo però visto un fiorire di sigle e di conseguenti 'promesse' di affidamenti di locali comunali che comincia ad insospettire: ben due associazioni antipizzo e antiusura hanno avuto la concessione di locali comunali e ci riferiamo a 'Libero Futuro' e più recentemente alla Fondazione palermitana 'Santi Mamiliano e Rosalia'.

Abbiamo letto, ma citiamo a memoria di locali 'promessi' ad una associazione per un Museo delle scienze a palazzo Butera, all'interno di un 'progetto' fumoso che non è stato sinora chiaramente spiegato; qualche giorno fa spunta un'altra notizia sul sito del comune che, invero con una certa reticenza, lascia capire che ci si prepara ad affidare un locale comunale al Cesvop ( Centro di servizi e volontariato di Palermo), e si parla del piano terra dell'ex palazzetto di giustizia in via Consolare.

Tutto bello e tutto giusto, a parte che non sempre sono chiari i criteri che guidano queste scelte che, per dirla tutta, sono ormai arbitrio del sindaco e degli assessori, perchè in alcuni dei casi citati vige un criterio di assoluta discrezionalità dell'amministrazione che fa e disfa a proprio piacimento.

Ma in questo momento ci preme sottolineare un altro aspetto.

Ormai da due anni Metropoli est è un consorzio di comuni  non più operativo, ma che continua a 'produrre' a naso un debito di almeno 70.000/80.000 euro 'anno; una parte di questo debito, circa 10.000 euro l'anno si riferisce alla sede un tempo prestigiosa, ma oggi deserta, di via Mattarella.

Ci chiediamo è cosi difficile che i comuni consorziati, e Bagheria in primis, in quanto comune capofila che ha nominato il commissario liquidatore,  trovino all'interno di locali comuali qualche stanzetta per risparmiare questi soldi ?

Peraltro era quanto diceva ormai quasi due anni fa il sindaco Patrizio Cinque, che sembra essersi dimenticato di quell'impegno.

Ed ancora: i locali dove sono stati allocati i servizi anagrafici nel palazzetto di corso Butera, sono assolutamente indegni; non c'è altra espressione o aggettivo per descrivere l'inadeguatezza dello stato in cui ogni giorno centinaia di cittadini che hanno bisogno dell'anagrafe debbono venirsi a trovare,

E' veramente difficile trovare dei locali più dignitosi ? non sarebbe stato più opportuno sistemare i servizi anagrafici all'intero piano terra di via Consolare, piuttosto che in quell'ambiente assurdo e surreale  di uno stanzone con pareti divisorie formate da pannelli di compensato che separano,quella che impropriamente chiamiamo sala di attesa, dagli uffici, non garantendo nè vivibilità agli utenti nè privacy e serenità agli operatori?

Ed infine: è tollerabile secondo Patrizio Cinque che nelle sedi principali di un comune di 55.000 abitanti  come Bagheria, e ci riferiamo alla sede centrale di corso Umberto, agli Uffici di piazza Indipendenza, a quelli di palazzo Butera ed ai locali dei servizi sociali di via Consolare, da mesi, ed in qualche caso da oltre un anno, non funzionino gli ascensori ?

E questo, ci sia consentito questo sfogo, non dimostra scarsa considerazione e grande disprezzo per anziani, disabili e invalidi di vario tipo ?