Donne: cercasi lavoro a misura di famiglia, si propone come spunto di riflessione sulla condizione della donna, fra maternità e lavoro, in riferimento alla nostra esperienza territoriale.
Nel mancato a adeguamento dell’odierno welfare alle esigenze di una società che cambia, intravediamo una occasione persa per tutti: avere scarsamente a cuore il tema della conciliazione di due diritti fondamentali, come quello alla famiglia e quello al lavoro, ci appare come la cifra di una pochezza intellettuale cui non è possibile accondiscendere oltre. Tanti gli interrogativi che mettono in crisi le migliaia di donne lavoratrici, protagoniste oggi di un difficile quanto delicato momento della nostra evoluzione politica, morale, civile.
Il confronto con le statistiche di altri paesi, le indagini di mercato e gli studi effettuati parlano chiaro: in Italia il disagio che costringe la donna ad una “gincana” spinosa e faticosa fra l’urgenza del guadagno e la tutela dei propri affetti, oltre che tarpare le ali ad un sano percorso di progresso culturale della nostra società, inibisce lo sviluppo economico del nostro Paese.
Privare il sistema produttivo dell’enorme risorsa di lavoro femminile che possiede, significa chiudere gli occhi innanzi ad una realtà che invoca a gran voce d’essere vagliata; abbiamo ferma convinzione che un’attenta revisione dei vari rapporti nell’universo del lavoro non possa più essere ritardata: l’otto marzo duemilaotto è una questione di valori.
Un convegno promosso dal C.E.S.V.I.T. (Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale) e dalla CARITAS cittadina di Bagheria, per fare il punto sulla questione sopracitata: prendendo spunto dalla vigente normativa in materia, anche attraverso le esperienze maturate all'interno dei nostri comuni ed i contributi di esperti e cittadini che interverranno, l'8 marzo di quest'anno intende delineare un quadro efficace, ed il più possibile puntuale, sulle emergenze e le soluzioni applicabili al nostro territorio.
Palazzo Aragona-Cutò, Bagheria, 8 marzo ore 16:00