Vergogna ed ancora vergogna per il grave ed inaccettabile stato di degrado del nostro cimitero di Bagheria, in particolare della parte relativamente antica dove il degrado è estremo. Percorsi e camminamenti sconnessi e perciò pericolosi, erbacce, cartacce e residui floreali sparsi ovunque.
Addirittura, fin anche entro loculi rotti si vedono riposti mucchi di bottiglie di plastica che di sicuro servono a sopperire all’assenza di acqua nelle fontanelle. Non parliamo, poi, della totale assenza di manutenzione degli stessi loculi. Vergogna! Che disagio, che tristezza e che rabbia, soprattutto per le persone che in lutto devono portare i propri cari defunti o portare loro dei fiori.
Veramente può dirsi che non vi è più rispetto per niente e nessuno, nemmeno per i morti!
Eppure, non ci vorrebbe molto a cambiare le cose, a far diventare il cimitero un vero giardino “sacro”: un minimo di vigilanza e di costante pulizia e manutenzione! Un minimo di scelta politica responsabile e dignitosa dell’intera compagine amministrativa oltre, soprattutto, di quanti hanno la diretta responsabilità di governo del Comune.
Anziché perdersi nel fare i politicanti, cercando di accaparrare o difendere cariche elettive, praticamente inutili e sempre a spese di questi indifesi e per molti versi intontiti cittadini, perché non maturare uno scatto di orgoglio ‘civico e solidale’ per la ‘presentabilità’ di questo nostro paese?
Quanti saranno domani in condizioni di ricoprire una carica elettiva, si preparino a farlo solo ed esclusivamente in tale direzione, nel concreto dei problemi da affrontare e da risolvere per il bene comune, non con lo sterile fine di occupare poltrone atte a dar spazio ad ambizioni e onorificenze, inutili.
Ricordo, con molto rispetto, di chiedere costantemente ai propri candidati, eletti o meno, cose che attengono ad un vivere da e tra persone civili. In particolare, volendo restare concretamente in tema, invito, assieme ad un gruppo di altri bagheresi, a sottoscrivere una petizione, da presentare all’Amministrazione, per la sistemazione del cimitero e per l’attuazione in esso di una vigilanza, pulizia e manutenzione costanti, nonché per riprendere, soprattutto col supporto delle comunità parrocchiali, il progetto della realizzazione (all’interno dello stesso, ad esempio nell’area d’ingresso) di una chiesa.
Una chiesa architettonicamente semplice e capiente (attraverso un concorso di idee), per potere celebrare nel dovuto raccoglimento i sacri riti per i nostri cari defunti.
Tommaso Impellitteri