La CGIL comunali: si revochi delibera che crea un nuovo settore per il piano di riequilibrio

La CGIL comunali: si revochi delibera che crea un nuovo settore per il piano di riequilibrio

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Durissima presa di posizione della CGIL funzione pubblica di Bagheria che si oppone fermamente ad un atto amministrativo che sta suscitando scontri e polemiche fra le forze politiche e divisioni profonde anche all'interno degli stessi lavoratori.

Il riferimento è alla delibera di giunta e alla successiva e conseguente determina dirigenziale in cui è stato deciso di costituire un nuovo settore che si dovrà occupare della stesura del piano di riequilibrio pluriennale.

Il documento sindacale parte dalla considerazione che a Bagheria sono ormai di fatto assenti le relazioni sindacali con la pubblica amministrazione, che ha sostanzialmente cancellato la concertazione la contrattazione sui provvedimenti amministrativi,  e si cita ad esempio che via Web sia stato avvviato una 'Bando di mobilità' su cui non era stata data alcuna infformazione alle OO.SS.

Quindi si arriva al nodo della questione: ' La determina dirigenziale n.° 3 del 10 gennaio 2014, pervenuta a questa organizzazione per vie informali, e avente per oggetto 'individuazione dipendenti comunali distaccati presso settore speciale denominato Piano di riequilibrio ecc...', individua i lavoratori da distaccare in un nuovo settore, già istituito con la delibera n°1 del 8 gennaio di G.M. di cui non si conosce il contenuto perchè non pubblicato all'Albo pretorio on line del comune, come la legge prescrive.

E la nota sindacale continua: 'crediamo  sia stato un grave errore procedere con questa modalità piuttosto che formare un gruppo di lavoro; la modifica della struttura organizzativa produrrà di certo nuovi costi, quali quelli riconducibili al nuovo dirigente del settore, nonchè, sperequazioni tra il personale per la parte legata al salario accessorio.'

'Pertanto - conclude la nota - nel rimanere a disposizione peer eventuali chiarimenti, con la presente chiediamo la revoca degli atti e l'avvio di procedure concertative e di contrattazione , con l'avvertimento che le risorse del Fondo Efficienza Servizi, saranno utilizzabili esclusivamente e successivamente all'approvazione del fondo con le organizzazioni sindacali di categoria firmatari dei contratti e che pertanto, ogni forma di impegno o promessa assunti in questa fase, quali forme di incentivazione, indennizzi e  lavoro straordinario, non potranno esssere ergoati con provvedimenti unilaterali.

'In caso di mancato rispetto della presente la CGIL si vedrà costretta per tutelare l'insieme dei lavoratori ad adire le vie legali.'