La poesia di Natale di un bambino adottato, ed una riflessione sul tema

La poesia di Natale di un bambino adottato, ed una riflessione sul tema

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Non abbiamo mai avuto particolare propensione per le smancerie pseudo sentimentalistiche e per il  buonismo melenso che sottende spesso l'ipocrisia, ma questa piccola composizione di Natale scritta da un bambino, ormai decenne, adottato, sia pure nella sua ingenuità, ci fa però capire quanto forte e pregnante sia il tema della solidarietà e dell'accoglienza. 

In premessa una riflessione del papà del bambino sul tema delle adozioni.

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Quando l’amore diventa accoglienza: la felicità di un bambino “adottato”  - di Roberto Lo Meo

In questo periodo di Natale vi raccontiamo la storia di una adozione internazionale avvenuta un paio di anni fa a Bagheria, dove una giovane coppia ha adottato 3 bambini, compiendo un grande gesto di amore e di accoglienza.

Sono tante le storie di genitori che decidono di affrontare questa esperienza, anche se il tema dell’adozione rimane ancora un “tabù”.

In ogni parte del mondo vi sono bambini che aspettano di diventare figli. Ma essere adottati non è facile, perché non è facile adottare.

Tutti bambini e le bambine del mondo dovrebbero avere una famiglia in grado di crescere con l’affetto e le cure di cui hanno bisogno, ma solo una piccolissima parte di fortunati vedono aprirsi le porte di una casa dove una mamma e un papà, anche se non biologici, sono pronti ad accoglierli per dare alle loro vite spezzate una speranza.

E se l’esperienza di diventare madre o padre è sicuramente tra le più belle e gratificanti che un individuo possa fare nel corso della propria esistenza, quella di adottare un bambino racchiude in sé qualcosa di speciale.

Siamo molto contenti di questa esperienza, la rifaremmo; è un'esperienza forte, ricca, che dà significato alla parola famiglia.

Avere un figlio adottivo è aprire nella propria famiglia uno spazio non solo fisico, ma soprattutto mentale per l’accoglienza di un bambino o di una bambina, con una sua storia, e che ha bisogno di continuarla con dei nuovi genitori.

Crediamo che ogni bambino abbia diritto ad una famiglia: quella d'origine se è possibile, un'altra famiglia che lo accolga come figlio se la sua non esiste più o non può assicurargli quello di cui ha bisogno. Il bambino ha diritto alla famiglia perché ne ha bisogno per crescere in modo normale e positivo.

I nostri bambini ci hanno accolto subito come i “loro genitori” e sono molto affezionati a noi. Per noi è come se fossero sempre vissuti a casa nostra e ora non immagineremmo mai la nostra vita senza di loro.

Nel nostro caso non vi è stato un bambino portato da una cicogna, ma una cicogna che ha portato nel suo fagotto una mamma e un papà.  

UN   BAMBINO   FELICE

Prima vivevo lontano,

ero straniero e ora sono italiano !!!

Qui in Italia ho trovato una famiglia,

bella e numerosa, che meraviglia !!!

Dei grandi un giorno mi dissero: “sei stato adottato”

e in un altro paese mi hanno portato.

Ho un nuovo papà e una nuova mamma

che mi fanno felice cantando la ninna nanna.

Ora mangio, dormo, studio e gioco

e a voi sembra poco ?

A me no, che non avevo niente

e tutto ciò non mi passava per la mente !!!

Di tutto quello che ho mi accontento

e per questo sono felice e contento !!!

Attilio Lo Meo