Cittadinanza onoraria a Salvemini e Tocci:' ormai ci sentiamo dentro un pò bagheresi'

Cittadinanza onoraria a Salvemini e Tocci:' ormai ci sentiamo dentro un pò bagheresi'

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Il voto del  consiglio comunale di oggi che ha conferito la cittadinanza onoraria di Bagheria al dr. Luca Salvemini dirigente del Commissariato di P.S.  e al maggiore Francesco Tocci ( oggi tenente colonnello) comandante della Compagnia dei CC , riscatta la vergogna e l'ignominia di un altro voto espresso esattamente cinquanta anni fa, nel 1963, quando, all'indomani della strage di Ciaculli,  su due 'Giuliette' al tritolo saltarono in aria sette carabinieri, un gruppetto di una decina di consiglieri sui 40 che allora componevano il consiglio comunale, la gran parte della Democrazia cristiana, votò contro un ordine del giorno di condanna alla mafia.

Certo i tempi erano altri: allora  i principi della Chiesa del tempo disconoscevano l'esistenza della mafia, i giudici deboli o collusi mandavano assolti mafiosi e manutengoli che dopo pochi mesi uscivano dalle patrie galere con i gradi di boss, i politici  facevano affari con la mafia mentre giornali e giornalisti nascondevano il sole con le reti.

Erano ancora da venire i tempi del cardinale Salvatore Pappalardo e di Don Pino Puglisi, di Falcone e Borsellino, Costa, Terranova e tantissimi altri, di Fava, di De Mauro e Alfano.

Bene hanno fatto dunque il presidente del consiglio Caterina Vigilia e l'amminsitrazione a voler dare particolare solennità alla seduta di oggi: era un risarcimento doveroso alle forze dell'ordine che in questi anni si sono prodigate per garantire la nostra sicurezza, per combattere la criminalità mafiosa, per dare risposte, non di solo ordine pubblico, ai drammi sociali.

Sono presenti oltre due terzi dei consiglieri, ci sono il questore Nicola Zito e il colonnello Scandone, che prenderanno la parola per apprezzare il clima nuovo , c'è il comandante della Compagnia della Guardia di Finanza, Davide Lazari e quello del Distaccamento delle Guardie forestali.

Esordisce il sindaco Vincenzo Lo Meo, che rilegge le motivazioni che stanno alla base delle delibere che motivano il conferimento della cittadinanza onoraria ai responsabili della sicurezza dei cittadini a bagheria negli ultimi anni: i risultati conseguiti nel contrasto a acosa nostra, la gestione umana e e intelligente dei conflitti sociali, la repressioni di fenomeni di criminalità che creano forte allarme sociale. 

I tempi sono veramente cambiati e lo sottolinea giustamente il sindaco Lo Meo: 'C'era  un tempo in cui dei successi dello Stato contro la mafia si gioiva in silenzio, adesso la gente non ha alcuna remora a manifestare il proprio apprezzamento per il lavoro che su questo terreno  è stato fatto dalle forze dell'ordine.'

Dopo gli interventi del presidente della I Commissione Maurizio Lo Galbo e della IV commissione Maria Grazia Lo Cascio, che sottolinenano il forte spirito unitario con cui è stata condivisa la proposta dell'amministrazione, è la volta dei protagonisti della giornata.

altSalvemini e Tocci che mettono in risalto innanzitutto che il riconoscimento loro conferito è in realtà come peraltro più volte sottolineato, un riconoscimento a tutti i loro collaboratori, senza i quali non sarebbe stato possibile ottenere i risultati raggiunti.

E mentre Salvemini si compiace che abbiamo fatto intendere che 'pur nella comprensione delle drammatiche vicende che tanti settori della società si trovano ad attraversare, purtuttavia noi rappresentavamo lo Stato e cioè la garanzia di legalità per tutti i cittadini,' Tocci, mette invece l'accento sul 'rapporto instaurato con i cittadini, che è stato fondamentale per raggiungere alcuni risultati'

.Intervengono anche il colonnello Scandone dei CC di Palermo ed il maggiore Lazari della GdF, e tocca chiudere all'ex sindaco Biagio Sciortino che sottolinea 'la fiducia e la sicurezza che anche nei momenti più difficili i rappresentanti delle forze dell'ordine hanno saputo trasmettere agli esponenti della politica'.