Il tragico incidente in cui sono morte la madre e la figlia: quando suona la campana

Il tragico incidente in cui sono morte la madre e la figlia: quando suona la campana

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Quattro auto, tre famiglie che non si conoscono neanche, un tratto di strada insidioso: i fili del destino che si intrecciano all'improvviso per culminare in una tragedia, che non è solo di una famiglia, ma della nostra intera comunità.

Anche l'amministrazione infatti ha partecipato al lutto e al dolore delle famiglia Fricano. "Ai figli e alla famiglia delle donne - ha detto Vincenzo Lo Meo - va l’abbraccio dell’amministrazione e gli auguri di pronta guarigione per tre dei quattro figli della signora Fricano, anche essi presenti nell’auto al momento dell’incidente".

La morte di Caterina Maria Antonia Fricano e della mamma Maria  Trupia Mineo, ha sconvolto la vita solitamente tranquilla di un quartiere in cui la via Nino Bixio è un pò il centro geografico e simbolico: la signora Caterina Maria Antonia e la mamma Maria le conoscevano tutti, ma proprio tutti.

E' una processione continua di amici, familiari e conoscenti che si stanno letteralmente stringendo attorno a questi ragazzi colpiti dal duplice lutto: e loro con le lacrime agli occhi stanno a raccontare per la centesima volta come si sono svolti i fatti, nella speranza incoscia  che il racconto possa servire a trovare un perchè e una  motivazione a due morti assurde, a spiegare il perchè di quella bara sistemata al centro di una  casa di persone perbene e normali con ai muri le immagini sacre e le foto delle ricorrenze, le cerimonie nuziali di Maria con il marito Agostino, morto all'improvviso tre anni fa mentre in campagna raccoglieva i limoni assieme ai figli, la foto delle nozze di Isidoro e quelle della nipotina.

Ieri notte l'altra tragedia che i due figli grandi di Maria Antonia, Isidoro e Rosario, rivivono istante per istante, perchè quello di ieri notte è stato un incidente la cui dinamica è stata vissuta in maniera lucida e consapevole dai due fratelli che erano alla guida della Opel Corsa e della Lancia Musa, mentre i due gemelli  diciassettenni vengono quasi sommersi dall'affetto dei loro amici e dei loro compagni di scuola, che si sforzano di far sentire meno aspro il dolore che li colpisce.

Una domenica come altre, una giornata trascorsa a Sciacca, presso amici di lunga data, quindi i saluti e le solite raccomandazioni degli ospitanti: 'Andate piano mi raccomando' e l'inevitabile risposta 'State tranquilli, non abbiamo nessuna premura'.

E la mente corre all'incidente di Pasquetta di quest'anno sulla S.S. 113  che costò la vita ad Antonio D'Amato, pescatore di Porticello, e che coinvolse l'intera famiglia.

Una giornata serena che si conclude tragicamente, dovrebbe indurci a riflettere e pensare, ma lo facciamo solo per qualche secondo, giusto il tempo di dire due banalità sulla labilità delle vicende umane,  e poi subito si torna a saltare sulla giostra della vita.

Da Sciacca le due auto si mettono in marcia intorno alle 22.30 : in testa la Lancia Musa, alla cui c'è guida Isidoro Fricano con la moglie accanto, mentre i suoceri e la piccola di tre anni, che si addormenta durante il tragitto, viaggiano nel sedile posteriore; dietro il fratello Rosario sulla Opel corsa  con accanto la nonna Maria, e nel sedile posterioree la mamma e i due gemelli diciassettenni, Emanuele e Francesca.

All'altezza del bivio per Giacalone comincia  a prendere corpo la tragedia, proprio dove c'è un lungo rettilineo in forte pendenza.

Isidoro vede già da lontano l'auto che salta di corsia e comincia a venirgli incontro, e pensa che sia questione di un momento e che il conducente riprenderà la giusta direzione, ma l'auto, una Nissan Note, continua ad avvicinarsi sempre più pericolosamente; quando arriva al rischio, immediato e concreto, di collisione, Isidoro sterza violentemente verso il centro della strada buttandosi tutto a sinistra e scansando per un pelo l'auto, che, si saprà poi, è condotta da una donna, V.C.F. di 34 anni, anche lei in questo momento in coma in Ospedale.

Subito dopo Isidoro fa d'istinto la manovra di rientro, perchè arriva un'altra auto, che si saprà poi, è quella del marito della donna.

Ha  giusto il tempo di guardare nello specchietto retrovisore e di sentire lo schianto della Nissan contro l'auto condotta dal fratello.

Rosario che viaggia ridosso di Isidoro sia accorge con un attimo di ritardo di quanto sta avvenendo, quando la macchina investitrice gli è praticamente addosso: tenta di stringersi sul muretto, ma oltre non può andare.

La Nissan lo prende addirittura all'altezza della parte anteriore destra della sua vettura. 

Attimi di terrore e di concitazione: i soccorsi sono tempestivi, perchè già dopo quindici, venti minuti ci sono già i Carabinieri e le ambulanze del 118. Straordinaria viene descritta la dedizione e la disponibilità dei carabinieri che cercano sin da subito di assistere non solo i feriti ma l'intera famiglia.

La nonna è, con tutta evidenza, in condizioni gravissime, e viene portata subito in Ospedale, mentre per la figlia Maria si vede subito che non c'è nulla da fare, giace accartocciata e senza vita dietro il sedile anteriore del passeggero.

Isidoro riporta per fortuna solo qualche frattura alla mano e qualche ammaccatura al volto: pressocchè illesi i suoi fratelli gemelli.

Nella confusione il marito della conducente dell'auto investitrice carica sulla propria auto la moglie e la conduce all' Ospedale Civico, dove ora si trova in coma farmacologico e in prognosi riservata; tant'è che i carabinieri che effettuavano i rilievi non avendo trovato nesuno alla guida della Nissan Note, avevano addirittura ipotizzato che chi guidava fosse finito nella scarpata.

Solo nella mattinata è stata chiarita la circostanza.

Domani alle 15.30 alla Chiesa del Sepolcro i funerali di Caterina Maria Antonia, per la madre Maria, 77 anni, che è morta in Ospedale occorrerà attendere per l'arrivo della salma i tempi di legge previsti in questi casi.

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 Maria Trupia Mineo                           Caterina Maria Antonia Fricano

la fotocomposizione di copertina è tratta da livesicilia.com