Ieri mattina mi viene notificata una lettera da parte del comune di Bagheria, prot. 445XX del 05/07/2013, che recita quanto segue: “Come già comunicato ai dirigenti scolastici, nell’ambito di risanamento dell’Ente dall’anno scolastico 2013/2014 questa Amministrazione Comunale non garantirà in via sussidiaria l’erogazione del servizio igienico personale degli alunni disabili, di esclusiva competenza delle istituzioni scolastiche, come ribadito dalla circolare M.I.U.R. in data 30/11/2011 prot. 3399”.
Non so ancora se lasciarmi prendere dalla rabbia o dallo sconcerto.
Certo è che questa amministrazione, dal giorno in cui si è insediata, ha individuato “u muricieddu vasciu” su cui riversare la propria incapacità politica e programmatica: i soggetti deboli, i disabili, i minori, le famiglie meno abbienti. In questi due anni si sono chiusi due asili nido su tre, si è revocato l’affitto dei locali alla Caritas ed alla Pro-Handicap, si è eliminato il servizio di trasporto degli alunni disabili, si sono del tutto eliminati i contributi alle associazioni che alleviavano lo stato di disagio, oggi quasi dilagante, delle famiglie meno abbienti.
Quello dei servizi sociali è il settore su cui si è abbattuta la scure di una classe politica bieca ed inqualificabile.
Mi chiedo se lo stesso trattamento è stato riservato ai dirigenti, quantomeno correi dello stato di disastro economico della città?
Mi chiedo se la classe politica tutta (sindaco, giunta e consiglio) abbia proposto il taglio integrale dello stipendio accessorio dei dirigenti?
Mi chiedo se qualcuno abbia pensato di tagliare i costi non più sostenibili di un Museo che costa poco meno di un milione di euro, e ne incassa poco più di 60.000 €?
Il diritto allo studio, anche per i soggetti diversamente abili, è inalienabile e fondamentale secondo la carta costituzionale.
Per studiare mio figlio ha bisogno di un assistente igienico personale e di un insegnante di sostegno.
Combatteremo questa battaglia anche in tribunale e costringeremo il comune a pagare anche i danni (causa principale del dissesto delle casse comunali), e se sarà il caso agiremo direttamente contro le persone, Sindaco, giunta o consiglio che esso sia.
Se la politica non è in grado di decidere le priorità, di stabilire ciò che è importante per la propria comunità, se non sa scegliere tra giusto e sbagliato, allora non serve e noi non ne abbiamo bisogno.
Lettera firmata.
Bagheria, ovvero la città dei diritti negati e delle istituzioni inutili. La lettera di un genitore
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