'Sono queste le cose che mi fanno andare avanti - continua a ripetere - le tantissime testimonianze sulla rete, le telefonate, gli incoraggiamenti che ogni giorno continuano ad arrivarmi'
'E poi - aggiunge - la grande professionalità e la disponibilità degli inquirenti, magistrati, carabinieri e forze di polizia, che mi danno la certezza che il risultato arriverà, che la mano che si cela dietro queste minacce verrà individuata e che potrò tornare ad essere un apersona libera e serena'.
Marted' sera nell'aula consiliare di Bagheria ci sono le istituzioni, i sindaci di Bagheria e Casteldaccia, Vincenzo Lo Meo e Fabio Spatafora, il presidente del consiglio Caterina Vigilia, padre Francesco Stabile, il maggiore Francesco Tocci, tanti esponenti di associazioni e cittadini comuni.
A promuovere l'iniziativa il Centro Studi 'Pio La Torre' il cui responsabile Vito Lo Monaco ci dice: ' L'operazione Argo ha portato alla luce una realtà in cui una gran parte degli imprenditori è costretta a fare i conti con le richieste di pizzo, le minacce e le intimidazioni. Sono oltre trenta gli episodi accertati, ma saranno almeno dieci volte tanto quelli che rimangono ignoti.
'Occorre prendere consapevolezza - continua Lo Monaco - che cosa nostra soffoca l'economia: sottrae risorse agli investimenti, allontana o scoraggia quanti vorrebbero fare impresa che temono di dover mettere nel conto anche queste spese frutto di parassitismo. La mafia sta uccidendo l'economia siciliana, altro che mafia che porta lavoro.'
Sono questi i leiv nmotiv della discussione che si svilupperà anche successivamente agli inetrventi istituzionali.
Il sindaco di Casteldaccia, oltre a sottolineare l'elemento umano della sua presenza : 'Conosco Gianluca Calì da quando eravamo ragazzini, e sto vivendo con lui questa drammatica esperienza' precisa 'la mia amministrazione ha adottato un protocollo di legalità estremamente rigoroso per impedire infiltrazioni mafiose nella casa comunale'.
Anche Lo Meo va nella stessa direzione: 'il contributo che può dare la politica è avere come stella polarela legalità e soprattutto particarla in tutte le sue forme e le sue accezioni'.
Quando si chiude Gianluca sa che l'espressione non essere solo non è solo vuota retorica, ma che è una espressione piena di facce e di volti ben precisi di gente che, come ci diceva, 'non ha paura di metterci la faccia'.
Ancora in campo cittadini, associazioni e istituzioni per l'abbraccio a Gianluca Calì
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