Attualità

 

Mercoledì 6 novembre 2013 alle ore 16.30 a Bagheria presso Palazzo Aragona Cutò si svolgerà il workshop dal titolo: "Una Proposta per l’economia della Piana di Bagheria" , organizzato dalla SOAT di Misilmeri (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica) dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari.

A seguito del seminario che si è svolto a Bagheria giorno 14 giugno 2013 c/o ITES Sturzo, e alle proposte prodotte dai portatori d'interesse, si presenterà un progetto per la programmazione 2014/2020 per il rilancio dell'economia agricola del comprensorio

Le organizzazioni di categoria, i sindaci del comprensorio, le organizzazioni di categoria e i principale attori dello sviluppo locale del territorio sigleranno una proposta ampiamente condivisa, da consegnare ai tavoli tecnici dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari in maniera tale che si possa tradurre in misure e azioni, della prossima programmazione dei fondi comunitari, commisurate alle esigenze del comprensorio.

Una proposta funzionale alla riconversione agricola di un’ area vasta identificata dai territori dei Comuni di Bagheria, Misilmeri, Ficarazzi, Santa Flavia, Casteldaccia, Altavilla Milicia, Villabate, dove l’agricoltura in una visione multidisciplinare, grazie ad un'azione di programmazione, possa ritornare ad essere un settore vitale e strategico del quadro produttivo dell’area identificata

Modererà il Dr. Lillo Napoli , Dirigente Responsabile della S.O.A.T. di Misilmeri.
Porterà i saluti il Dr. Vincenzo Lo Meo,  Sindaco di Bagheria.
Interverrà il Dr. Pippo Cipriani, Componente dell' Ufficio di gabinetto dell'Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari

Eleuteros, in greco vuol dire libero, e così lo chiamarono questo fiume, un tempo navigabile, i primi abitanti del luogo: in questo periodo invece il fiume Eleuterio diventa sinonimo di fogna.            .

Come ogni anno in questo periodo frantoi, trappeti e cantine con nomi anche altisonanti ( due anni fa fu accertato che era stata la Vini Corvo a sversare abusivamente in mare residui di lavorazione del mosto e acque di lavaggio dei silos e delle cisterne) si esercitano a gettare nell'Eleuterio (e nel mare) di tutto e di più rendendolo nero come la pece.

altDa più parti, dal presidente della circoscrizione Atanasio Matera, ad associazioni ambientaliste, ad esponenti di partito a singoli cittadini che protestano sui social network, si alzano le proteste per le condizioni in cui viene ridotto al tempo di raccolta delle olive questo fiume: potrà sembrare paradossale, ma sino a qualche anno fa i controlli erano più stringenti ed efficaci, ed i frantoi dovettero attrezzarsi e mettersi in regola (anche perchè rischiavano la chiusura) con le norme che regolano il trattamento delle acque di lavaggio e i residui della molitura delle olive, la sansa cosiddetta.

Da qualche anno gli argini sembrano saltati, i controlli sono diventati radi e inefficaci, e si è ripreso a imbrattare, inquinare e sostanzialmente distruggere.

Si raccolga l'appello della gente e delle autorità: si facciano controlli efficaci e tempestivi e si impedisca ai responsabili di proseguire nel danno che stanno arrecando, e cioè, distruggere quello che è un patrimonio naturalistico ma anche storico di cui non ci rendiamo neanche conto; un percorso attraverso il suo corso, un tempo progettato, ci farebbe riscoprire  secoli di storia e di cultura.

Ed è Aspra come sempre a pagare il prezzo più alto perchè ha la grande ricchezza del mare.

Aspra pagava quando gli oleifici Eros, che sorgevano in pieno centro estraevano oli dalla sansa, che poi 'esausta' veniva reimpiegata come combustibile, ed i cui fumi ammorbavano l'aria; Aspra pagava per l'inquinamento prodotto dalle aziende di salato, un tempo a conduzione artigianale, tirate sù in quattro e quattr'otto, senza impianti di depurazione; Aspra paga per l'Ostreopsis ovata la cui formazione viene stimolata dai residui di nitrati e di metalli inquinanti che circolano, per la particolare direzione delle correnti, nel golfo di Palermo; Aspra paga con un depuratore inadeguato e malfunzionante che non regge l'urto della immissione massiccia nelle condotte  di materiali indigeribili dalle sotanze utilizzate per le tecniche di depurazione.

Solo di recente dopo cinquanta anni di inutili promesse Aspra è stata dotata di una piccola diga frangifluttia protezione delle sue barche.

altAspra nata sostanzialmente con il taglio del 'rettifilo' nel 1911 oltre cento anni fa da un progetto visionario di un gruppo di giovani e dalla concretezza di un sindaco, Baldassare Scaduto, che vollero affermare così 'la marittimità di Bagheria', e che sognarono la nuova Mondello e un porto per i traffici di una Bagheria operosa, oggi si ritrova a fare i conti con i problemi che nessuna politica e nessuna amministrazione ha mai dimostrato di voler prendere sul serio.

 

Angelo Gargano

Riprendiamo integralmente l'estratto della scheda sul restauro della  Certosa di Bagheria così come riportato sul sito del Ministero della coesione sociale.

L’intervento interessa la Certosa di palazzo Butera, edificio costruito a chiusura del grande parco del Palazzo, è un padiglione neoclassico con portico a quattro colonne di stile dorico che poggiano su un basamento a scalini, è uno dei siti più raffinati del patrimonio artistico e culturale della Sicilia, solo con un intervento di restauro conclusosi nel 2008, si è impedito che andasse definitivamente perduto.

La Certosa, originariamente ideata per raccogliere un bizzarro museo con figure in cera di monaci certosini, presentava affreschi ed incisioni di inestimabile valore storico-artistico.

Il recupero del manufatto nasce, da un lato, dall’esigenza di restituire alla città un monumento radicato nella memoria collettiva e importante per la comprensione della sua evoluzione storica, dall’altro si propone di valorizzare, attraverso la rivisitazione della sua antica e singolare destinazione quale luogo di diletto e museo delle cere, antiche attività che si vanno perdendo.

I lavori prevedono interventi di restauro e valorizzazione sia degli spazi interni che esterni in una zona che non offre punti di aggregazione.

All’interno del contenitore monumentale sarà trasferito il Museo del Giocattolo, oggi ospitato nella villa settecentesca Aragona Cutò di proprietà del Comune, e si avvieranno attività collaterali: un laboratorio di ceroplastica, un bookshop, una caffetteria e si potrà fruire di uno spazio polifunzionale.

 

Come volevasi dimostrare: il restauro della Certosa era funzionale ad ospitare il Museo del giocattolo; ma dall'amministrazione arriva solo un assordante silenzio. N.d.R.

 

   


 

Le associazioni Fidapa e Lions giorno 3 novembre alle ore 16.00 a palazzo Cutò, propongono un incontro e un momento di riflessione per dibattere su argomenti di drammatica attualità: parliamo di femminicidio, stalking e violenza sui minori.

Donne e bambini, facili prede, di un amore malato. In questi momenti il peggior nemico è il silenzio che si accompagna alla paura, alla disperazione e ancora peggio alla

rassegnazione.

L'evento ha lo scopo di promuovere una serie di incontri con le associazioni bagheresi, per diffondere la sensibilità e l'attenzione su questi temi tra la gente comune e perchè affinché non restino soltanto fenomeni degenerativi del nostro tempo destinati ad approfondimenti sociologici .

Durante l'incontro la scrittrice e giornalista Rossella Diaz presenterà il suo libro "I labirinti del male".

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo, del magistrato Carmelo Carrara, dell'assessore regionale alla famiglia Ester Bonafede, e dei presidenti della Fidapa e del Lions, Giuseppina Provino e Mimmo Tutino, sarà la volta dei relatori, Rosaria Licata e Francesca Patrizia Lo Verso.

Le conclusioni verranno trattte da Gianfranco Amenta, mentre il coordinamento del dibattito è affidato a Valeria Riggi.

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