Attualità

Sembra siamo ormai alle battute finali: adesso finalmente emergono e si scoprono tutte le disparità in atteggiamenti e scelte puntuali che si sono sostenute in questa redazione del Prg, e di cui forse sarebbe meglio evitare di parlare, in coerenza con i “silenzi” fino ad adesso imposti e fatti rispettare da tutti, ben distraendoci su altri temi territoriali, come sulle “zone franche urbane”, “smart city”, porto, nuovo svincolo, rotonde, ecc. e che invece sarebbero dovute essere oggetto di discussione delle fasi precedenti.

Ovvio che l'urbanistica e la regolamentazione territoriale imponga di fare scelte (per definizione!), che avvantaggino qualcuno e purtroppo escludano altri, e che non sempre possono essere giustificate solo nella totalità dall'arbitrarietà tecnica, o dall'esigenza prioritaria di non reiterare i vincoli urbanistici (che si spera almeno sia stata perseguita!). 

Ma sarebbe dovuta intervenire proprio qui il valore e la responsabilità (anche etica) di cui avrebbe dovuto farsi carico una politica seria e “trasparente” che avesse stabilito principi e regole da rispettare univocamente per definire tali limiti, magari già con precisazioni nelle “direttive”.

Su questo avrebbe magari anche aiutato un modo intelligente di utilizzare le “elaborazioni” dei sistemi informativi territoriali (come già affrontato nella mia tesi di dottorato!) proprio a garanzia di uniformità e “trasparenza” di comportamenti e scelte. E invece? Ci si chiede ancora quali siano stati i criteri che abbiano portato ad includere (o ad escludere) aree ai margini dei centri urbani, o dichiarare “zone B” solo alcune, e in alcuni casi anche singoli edifici interamente immersi in “verde agricolo”, mentre escludere altri piccoli nuclei con concentrazioni ben più consistenti?

Naturalmente ben sapete che per gli uni probabilmente comporta la definizione (o risanamento) di mansarde (o ulteriore piano), tettoie o altro, mentre per gli altri neanche una verandina/tettoietta, per non parlare di altri servizi o ulteriori cubature, o ancora degli escamotage di delimitazione che includano o escludano le aree di accesso pur di rispettarne i limiti di legge sui rapporti di copertura richiesti per le zone B, oltre alle “fantasiose” differenziazioni che sembrano invece proprio riferirsi a casi “specifici” di progettazione avviate per le zone C.

Non mi fraintendete, perchè per me che si faccia pure, ma che però si permetta di fare a tutti e ancor più a quei ceti sociali davvero “popolari”, che magari pur essendo stati indotti a votare per chi si definisce tale, poi si trovino invece discriminati dalle solite “elite” o magari dagli stessi primi “non eletti” consiglieri che non hanno neppure avuto l'imbarazzo di dichiararsi “incompatibili”, ma che magari conservano rapporti con i deputati e gli assessori (e assessorati) regionali?

E non si può non chiedersi se i tecnici coinvolti (o forse anche la giunta) ne sono responsabili e complici o sono stati “scavalcati” anche in questo?

Meglio non aggiungere altro per non distrarre, anche perchè sulle localizzazioni in genere, si sarebbe dovuto parlarne prima; mentre su alcuni errori su curvature di viabilità, ancor più se in sottopassaggi, o sulla mancata differenziazione delle aree turistiche fra quelle di area vasta o quelle più prossime ai centri urbani (che richiederebbero condizioni normative più “urbane”) si può ancora provvedere proprio approfittando delle “osservazioni”.

 Ing Pietro Galioto

 

Nel provvedimento di annullamento emesso in autotutela, e pubblicato all'Albo Pretorio lo scorso 7 novembre, si richiamano tutti i passaggi che hanno portato all'avviso che aveva suscitato tante polemiche allorchè era stato pubblicato.

A partire dalle 'opportunità di finanziare interventi atti a promuovere e sostenere lo sviluppo ed il recupero de patrimonio edilizio scolastico, .....mediante azioni mirate a sanare il degrado degli immobili ad uso scolastico dotandoli anche di adeguata impiantistica, e dalla constatazione che la maggior parte degli edifici scolastici di questo Comune necessitano  di interventi urgenti di manutenzione straordinaria ed adeguamenti che assumono ormai rilevante importanza e gravità venute meno per le ristrettezze delle fìnanze cornunali'

E proseguendo:

Considerato 'che le risorse professionali interne all'Ente per ragioni d'ufficio e per la notevole mole di servizi istituzionali, sono mancati fondi disponibli stante i tempi ristretti a redigere una progettazione puntuale ed articolata rispetto alle esigenze ed alle urgenze presenti negl edifici scolastci di questo comune.'

Ciò premesso, 'dietro atto d'indirizzo del'Assessore LL.pp. prol. 56722 del 10 settembre 2013, ha proceduto a pubblicare sul sito istituzionale dell'Ente un Avviso di manifestazione d'interesse finalizzato al reclutamento di professionisti idonei ed abilititati alla progettazione e direzione di lavori'.

Atteso 'che nel termine fissato nel predetto Avviso sono pervenute 72 comunicazioni di disponibilità da parte dl altrettanti professionisti abilitati di cu solo 70 sono state ammesse giacchè 2 di queste erano riferite a professionisti non in possesso dei requisiti richiesti';

Vengono quindi ripercorsi i passaggi successivi alla pubblicazione dell'avviso:

Con proprie deteminazioni nn. 320 e 321 de 20.09.2013 si è dato atto delle disponilità sopradette e dell'accettazione da parte dei professionisti selezionati del compenso stabilito nell'Avviso predetto in € 1,00 per ciascuna progettazione elaborata.

Purtuttavia i tempi ristretti a disposizione dei progettisti selezionati ha comportato una riduzione dei professionisti disponibili a dare esecuzione all' incarico affdatogli, tant'è che solo 4 professionisti  hanno sottoscritto il relativo disciplinare d'incarico.

Sono pervenute a questo ente molteplici istanze di contestazione e dl ditfida da parte degli Ordini professionali della Fondazione Architetti e  ingegneri liberi professionisti iscrtti all'INARCASSA con particolare rferimento all'entità del cornpenso previsto per gli incarichi di che trattasi (Euro 1,00);

In data 17 ottobre 2013 è pervenuto gravame al T.A.R. SiciÌia promosso dalla Fondazione Architetti e lngegneri Liberi Professonisti iscritti all'INARcASSA con sede in Roma contro il comune di Bagheria e nei confronti di tre progettisti incaricati, avverso e per l'annullamento e la declaratoria di inefficacia del bando per l'affidamento dei servizi di architettura e d'ingegneria pubblicato nel sito del Comune di Bagheria.

Ritenuto pertanto opportuno procedere, ai sensi e per gli effetti dell'art. 21 nonies della L. 2411/90 e successivi, all'annullamento in autotutela del Bando di affìdamento dei servizÌ di Architettura e di lngegneria pubblicato nel sito istituzionale del comune di Bagheria in data 10 settrnbre 2013 nonché delle determinazioni settore LL.PP. nn 320.321 e
340 del 2013 e di tutti gli atti successivi e consequenziali;

Per concludere:

Visto I'art 21 nonies della L. 24ll90 es.m..
visto ricorso a T.A.R Sicila promosso dalla Fondazione degli Architetti ed lngegneri Liberi prcfessionisti iscritti all'INARCASSA con sede ln Roma

Visto l'O. A. EE. LL.

DETERMINA

1) Procedere per i motivi meglio specifîcati in premessa all'annullamento in autotutela, ai sensi e per gli effetti dell art. 21 nonies della Legge 241190, del Bando di selezione per l''affidamento dei servizi attinenti all'Architettura e Ingegneria pubblicato nel sito istituzionale del  Comurne d Bagheria in data 10 settembre 2013, delle proprie determinazioni nf. 320, 321 e 340 de|2013, nonchè di tutti gli atti successivi e consequenzali;

2) Notificare a cura della segreteria del settore ll LL.PP. il presente provvedimento ai professonisti incaricati nonché alI'Uffìco Legale dell'ente per le dovute valutazioni e per gli opportuni provvedimenti

Scarica la determina

 

 

E’ stata pubblicata on line la seconda tranche di pagamenti ai creditori del Comune di Bagheria nella sezione web del sito Amministrazione trasparente a seguito dell’erogazione da parte della Cassa depositi e Prestiti avvenuta lo scorso 5 novembre che ha erogato l'ulteriore somma di €3.793.809,35 a saldo dell'anticipazione di liquidità.

Così come previsto dal decreto 35/2013, convertito in legge n. 64/2013 si tratta dell’elenco completo, per ordine cronologico di emissione della fattura o della richiesta equivalente, dei pagamenti che l’ufficio ragioneria di questo Ente provvederà ad effettuare nei prossimi giorni e comunque non oltre il mese di dicembre 2013 e comunque subito dopo avere acquisito il regolare DURC quando previsto dalla normativa vigente. A comunicarlo il dirigente del settore Bilancio e finanze, la dottoressa Vincenza Guttuso.

Per eventuali informazioni è possibile rivolgersi al numero telefonico: 091.943273, fax. 091.943.271.

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Si riaccendono i riflettori sulla vicenda dei conatiner affondati al largo di Capo Zafferano lo scorso mese di dicembre , allorchè dall'eurocargo Cagliari per un'onda anomala e forse anche per la scorretta disposizione e ancoraggio dei mezzi a bordo, alcuni semirimorchi caddero in mare.

L'Anapi pesca con il suo direttore tecnico Ciccio Zizzo, il sindaco di Santa Flavia Salvatore Sanfilippo ed il Movimento 5 stelle con una interrogazione del sen. Francesco Campanella, tornano a chiedere con forza la rimozione dei semirimorchi ormai affondati e depositatisi a circa 600 metri su un fondale di una ventina di miglia di superficie tra Campofelice e Cefalù.

I rottami dei mezzi soprattutto insiste Ciccio Zizzo rappresentano un serio pericolo per quei pescatori che calano le reti in una zona particolarmente pescosa, rischiando ogni volta oltre che danni alle attrezzature anche qualcosa in più, perchè se le reti mentre vengono issate a bordo dovessero 'incocciare' uno dei mezzi potrebbero alterare la stabilità dei motopesca con conseguenze imprevedibili.

Per questo pescatori sindaci e associazioni di categoria  insistono che i detriti vanno rimossi subito.

altDice Ciccio Zizzo.'Viene seriamente compromessa sia la pesca a strascico che quella con i palangari di fondo: i pescatori hanno paura a pescare in quella zona e da questa vicenda stanno ricevendo un danno economico enorme'.

E di rincalzo il sindaco Salvatore Sanfilippo:' Abbiamo fatto diversi incontri, uno in particolare con le autorità della Capitaneria di Palermo e Porticello, con i rappresentanti della Grimaldi e con i pescatori, e sembrava che la ditta armatrice avesse ben compreso i rischi e i danni che la presenza dei semirimorchi stava provocando: ancora oggi vengono ripescati pezzi di parti meccaniche e materiale proveniente dal carico dei mezzi finiti in mare. Occorre agire subito'.

Come dicevamo anche il sen. Campanella del Movimento 5 stelle in una interrogazione sottolinea i rischi di danno ambientale per l'ecosistema marino e le conseguenze sulla economia delle marinerie dei paesi della costa.

Ma la Grimaldi ora fa orecchie da mercante, sostenendo che i semirimorchi non contenendo parti meccaniche non presentano alcun rischio ambientale eche il contenuto dei TIR è rapidamente degradabile.

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