Attualità

In questo clima di contestazione autunnale, caldo come sempre, le scuole superiori di Bagheria stanno attuando forme di protesta originali rispetto a quelle proposte dalla vicina Palermo.

Quest’anno non c’è una vera e propria mobilitazione nazionale, le proteste riguardano sopratutto problematiche locali.

Gli studenti degli istituti di Bagheria stanno organizzando un corteo, Giovedì 12 Dicembre, che vuole denunciare le logiche di profitto dell’amministrazione comunale e le mancanze relative alle infrastrutture pubbliche (scuole, strade, erogazione dell’acqua e raccolta rifiuti). Il corteo sarà apartitico ed apolitico, nessuna bandiera nelle strade, soltanto proposte di costruttività.

Se ci dovessero essere forme di violenza all’interno del corteo, il servizio d’ordine ed eventualmente le forze dell’ordine bloccheranno i soggetti interessati al fine di garantirne lo svolgimento PACIFICO.

E’ inammissibile che tutt’oggi vi siano ancora difficoltà di accesso alle scuole non appena cada qualche millimetro d’acqua. E’ inammissibile che i riscaldamenti all’interno delle scuole siano ancora spenti per mancanza di fondi. E’ inammissibile che la comunità scenda in piazza per richiedere tutto questo!

Dovrebbe essere un nostro diritto essenziale, ma purtroppo nel periodo in cui siamo non possiamo non notare la scarsità di risorse messe a disposizione. E tutto questo vale purtroppo, a volte anche in misura peggiore, anche per la frazione marinara di Aspra, con locali fatiscenti ed evidente arretratezza tecnologica negli istituti.

E ancora, come possiamo continuare ad andare avanti con i numerosi furti (gli ultimi alla scuola Emanuela Loi ed alla Pirandello) all’interno delle scuole senza che vi siano degli interventi seri che limitino questo fenomeno? Un sistema di videocamere andrebbe a scoraggiare eventuali atti vandalici, ma questo evidentemente non viene preso neanche in considerazione.

L’idea della manifestazione è nata quando, a fronte di tutti questi problemi, il consiglio comunale ha deciso di aumentare del 30% lo stipendio dei consiglieri, della presidente del consiglio e del sindaco.

Questo provvedimento non solo rafforza l’idea della negligenza delle nostre istituzioni, ma ci convince della totale assenza di interesse nei confronti di una comunità che è ormai al collasso. E come ciliegina sulla torta, il Municipio ha deciso di aumentare la TARES e rendendosi subito conto di aver commesso un abuso d’ufficio, ha fatto un passo indietro. Il tutto mentre la corte dei conti dichiara avviato il processo per il dissesto economico di Bagheria!

Ma cosa c’entra tutto ciò con la scuola? E’ semplice: gli studenti di oggi sono i cittadini di domani ed è compito di tutti sensibilizzare la comunità (specie i più piccoli) in tal senso. Ogni singolo errore commesso nel presente dovrà prima o poi essere riparato, e questo tocca ai nostri cari amministratori oppure a noi, attuali studenti, nel futuro.

Sembra però che ci sia disinteresse più totale, ed allora anche i più giovani, stanchi di tutto questo, hanno deciso di intervenire attivamente per prevenire tutta una serie di disastri che sono ormai all’orizzonte.

Non vogliamo un eredità di debiti e siamo pronti a lottare per questo! 

Al corteo, che partirà alle ore 08.30 davanti la sede del Liceo Scientifico D’Alessandro, sono invitati anche i docenti delle scuole, i presidi ed il personale ATA.

Ovviamente essendo fatti di interesse pubblico, sarebbe una vittoria davvero grande per noi e per tutta la cittadinanza veder presenziare fra le fila del corteo una rappresentanza dei genitori degli studenti più piccoli.

Coordinamento scuole superiori di Bagheria

La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. -Giorgio Gaber

 

In copertina foto di archivio

Oggetto: Osservazioni al PRG adottato con delibera commissariale n.74 del 09 ottobre 2013

Il sottoscritto Carmelo DI SALVO, nato a Palermo il 11-02-1967, nella qualità di presidente del Centro Commerciale Naturale Umberto Gallery, con riferimento a quanto in oggetto, osserva e propone quanto segue:

Si ritiene che vincolare la pedonalità di strade pubbliche, in particolare corso Umberto I , col PRG risulta una forzatura INOPPORTUNA oltre che devastante per il nucleo del centro storico a monte e a valle di tale asse viario. Le stradine parallele sono assaltate dai posteggiatori e a nessuno sembra interessare. Per i residenti di tale quartiere costituisce un muro divisorio impenetrabile tra le due zone del centro storico. Esso costringe chi vuole raggiungere la zona di piazza indipendenza (si pensi un ambulanza) a fare dei giri di circumnavigazione dell’intero quartiere. Posto che il sostare selvaggio di veicoli lo permettano.
 

A tutt’oggi mancano i servizi essenziali a complemento della pedonalizzazione.

Tutto ciò premesso SI OSSERVA che piuttosto che vincolare urbanisticamente col PRG la pedonalizzazione , tale provvedimento POTREBBE essere preso qualora avessimo altri strumenti pianificatori come il PIANO URBANO DEL TRAFFICO che non esiste. Visto l’assetto viario di Bagheria, tale PIANO dovrebbe prendere in seria considerazione l’istituzione di una ZONA A TRAFFICO LIMITATO, ZTL piuttosto che proporre soluzioni DEFINITIVE SENZA UNO STUDIO DELLA VIABILITA.

SI RITIENE CHE IL PIANO URBANO DEL TRAFFICO e lo studio propedeutico dei flussi DEVE essere PRELIMINARE a qualsiasi scelta irreversibile dell’assetto urbanistico del centro storico e pertanto si chiede di cambiare la destinazione d'uso di Corso Umberto I da “AREA A FASCE VERDE A COMPLETAMENTO DELLA VIABILITA” a Strada.

La scelta di far divenire parcheggio il piccolo giardino FAVAZZI, POI QUATTROCIOCCHI, (un polmone di verde nascosto ai piu) appare in palese contraddizione con lo spirito ambientalista che si vorrebbe dare al PRG. UN ASSE VIARIO CON BASOLATI DIVENTA “AREA A FASCE VERDE A COMPLETAMENTO DELLA VIABILITA” e una meraviglia di verde diventa, UDITE UDITE, parcheggio.

Bagheria,lì 09-12-2013
In fede
Carmelo Di Salvo
 

Al sindaco del comune di Bagheria, all'Ufficio di Piano regolatore

Il sottoscritto Galioto Pietro nato a Roma il 23 Gennaio 1973 e residente in Bagheria via S.Isidoro.Monte 3, fra i promotori del recente gruppo di riqualificazione su Aspra, socio del Rotary Club di Bagheria, presidente dell’Associazione Aspratango, già partecipe e attiva al processo del piano, con proprie direttive accolte (3 sulle 12 complessive) e in particolare quella riferita al turismo; unico opinionista/politico (non consigliere) che abbia espresso da sempre e con coerenza linee politiche TRASPARENTI di sviluppo (anche attraverso il profilo facebook “Costruire Bagheria”), prendendo visione del PRG adottato (Del. Comm. ad Acta n.74 del 09/10/2013, pubblicato nella G.U.R.S. in data 08/11/2013);


PREMESSO che
- nelle direttive l’unica nuova forma di sviluppo esplicitata è quella turistica riportata nella delibera n.1, ma che non si è specificato a quale forma e caratteristica di flussi turistici ci si dovesse riferire (benché nella originaria proposta protocollata, poi purtroppo modificata, di “Aspratango” si era parlato di Turismo per Eventi), e che solo nella relazione si riscontra che si specificano altre considerazioni e obiettivi definiti “amministrativi” in merito (cap.6); in quanto per gli altri settori economici e connessi allo sviluppo, nelle direttive, si era considerato solamente e in modo esplicito un “allargamento” delle zone destinate ad attività produttive (direttiva n.9), non citando nessun’altra meritevole di analogo interesse;
- la locazione del porto è stata supportata dalle delibere, citate nella relazione allegata (cap.9.1) sia da parte della giunta municipale che dal consiglio di circoscrizione, su proposta dell’allora unico tecnico interpellato che ne aveva comunque limitato la scelta a solo due siti, escludendo purtroppo altre localizzazioni che avrebbero invece avuto un minore impatto ambientale, nonché una maggiore apertura e fruibilità territoriale;
- la legge regionale principale in merito al turismo è la n. 27 del 6 Aprile 1996 e che non esiste ancora un testo unico per il settore della Regione Siciliana, ma che vi è comunque una prassi dove si richiede una destinazione specifica per le progettazioni di area vasta esterne ai centri urbani, in quanto doverose di una lottizzazione con lotto minimo; e invece si suole inglobare quelle interne (o ai margini) del centro urbano nelle aree residenziali contigue per le quali viene previsto un intervento diretto in uniformità giuridica e paesaggistica al contesto residenziale in cui si trovano inseriti;
- sulle analisi delle esigenze turistiche, benché relazionate in base a percentuali e statistiche, è mancata una più accurata e realistica sintesi (che vada oltre i generici proclami politici), e ancor meno “partecipata”, non essendo stata neppure accolta e resa realmente “sostenibile” nessuna “trasparente” richiesta di variante avvenuta negli anni da parte dei soggetti imprenditoriali del settore, che hanno protocollato più volte precise volontà di programmazione con ISTANZE allo sportello SUAP (in variante, come consentito in modo trasparente dagli opportuni moduli predisposti), seguite anche da più esplicite proposte e richieste di “partecipazione” a tutt’oggi ignorate (ripresentate con altre osservazioni);

altOSSERVA (ai sensi della L.R. 71/78) che:

- è limitante e soffocante per le iniziative del settore prevedere un'unica sola vasta area per lottizzazioni di attività turistiche, ancor più perché non è stata concordata e definita a priori alcuna “strategia” e definizione seria dei flussi e del ruolo che così ampie aree potrebbero avere;

- la possibilità di avviare progetti concreti in tale area vasta è comunque subordinata alla realizzazione di una nuova viabilità ancora da realizzarsi, congiuntamente ai servizi a rete connessi, con una ovvia e non prevedibile dilazione temporale;

- risultano neppure “sostenibili” economicamente e in contrasto con l’uniformità e la conformità delle zone, gli interventi già suggeriti e richiesti in centro urbano non avendoli opportunamente accorpati alle zone residenziali attigue (in contrasto con la prassi dei Prg della Regione Siciliana);

- Bagheria è della Regione Siciliana, e che quindi è doveroso anche per in merito al Turismo fare riferimento alla prassi e alla legislazione Siciliana e non a quella della Regione Lombardia, benché non citata espressamente, ma di cui al testo unico citato L.R. n.15 del 16.07.2007;

- l’attuale dislocazione del porto distrugge ed elimina qualsiasi effetto paesaggistico del lungomare di Aspra e panoramico sul golfo e su Palermo in particolare, costituendo di fatto una barriera paesaggistica fra il nucleo urbano di Aspra e il mare, e in contrasto con quello che era stato invece sottolineato nella relazione stessa come una risorsa per il rilancio turistico e paesaggistico della borgata marinara (e come tale stupisce che possa avere dato adito ad una Valutazione Ambientale Strategica positiva), e tra l’altro qualora si riescano davvero a recuperare tutti i servizi a terra richiesti;

- si potrebbe anche prevedere una vasta (benché non unica) zona TURISTICA e SPORTIVA di interesse e di dimensionamento metropolitano nella zona proposta, se però supportata ipotizzando un nuovo approdo (qualora non si trasferisca il porto stesso più ad Ovest) in corrispondenza dello stesso campo sportivo, e in coerenza con altri eventuali potenziamenti degli impianti sportivi previsti con progetti che già risultano avanzati. Infatti solo ciò potrebbe giustificare la scelta di un’ampia estensione della fascia turistica prevista per un turismo per eventi sportivi legati al mare, e non riferita ad una ormai utopica fruizione pseudo-balneare (sicuramente non appetibile per i turisti) interna al golfo di Palermo, posta fra gli scarichi dei depuratori di Palermo e Bagheria, oltre che di quelli dei paesi che confluiscono nel fiume Eleuterio. Aggiungiamo che potrebbero realizzarsi anche eventuali uniche passeggiate “fronte mare”, che dal più libero e paesaggistico lungomare di Aspra (da riprogettare) e che potrebbero estendersi facilmente e opportunamente fin lì, e/o lungo la scogliera con opportune previsioni di più aree a parcheggio;

- il complesso di Villa Cattolica, posto lungo l’asse della strada Statale 113, nonché prossimo al centro urbano e alla stazione ferroviaria, e con il contesto e la localizzazione di nuove aree a destinazione culturale, anche lungo il viale Sant’Isidoro (già urbanizzato), rimane uno dei principali contesti per la vocazione turistica;

- la violazione della direttiva sul turismo, annullandole il valore e l’effetto, risulta non solo dannosa per la città e grave per la “democraticità” di piano (non-tecnocratica!), ma ancor più ritorna a subordinare il “turismo” ad altre meno esplicite finalità del piano, visto tra l’altro:
- i dettagli che si sono avuti nel ridefinire la varietà e le trasformazioni delle nuove zone B (con le relative conseguenze in termini di dimensionamento e di nuovi servizi da prevedere a carico della collettività);
- che prevede altre forme di espansione di altre attività (tuttavia non citate come prioritarie nelle direttive);
- che manca contestualmente di affrontare la riqualificazione dei i nuclei urbani sparsi (con più case contigue), ancor più se di origine abusiva di autorealizzazione di “generazioni di bagheresi”;
- che manca contestualmente di affrontare la stessa riqualificazione della scogliera di Mongerbino e il recupero delle discese a mare o di altre aree demaniali pericolosamente ignorate (o inglobate) dal “Sarello” in poi;
- che benché abbia proposto di migliorare la viabilità esterna, anche con i nuovi assi e lo svincolo autostradale (in coerenza con la direttiva n.10)e sebbene mancante un collegamento diretto come prolungamento di via Dante, non abbia affatto risolto i nodi di traffico locale (interni ai centri urbani) e soprattutto quello dell’attraversamento Est-Ovest della frazione di Aspra (direttiva n.5, purtroppo anch’essa modificata da quella originariamente proposta da Aspratango).

altE pertanto se qualora per i motivi di cui sopra, non si:

- riconoscano altre aree magari contigue ai complessi delle ville, lungo viabilità già esistenti, prossimi ad altre aree culturali che potrebbero incoraggiare un realistico turismo, anche e soprattutto in accoglimento di altre osservazioni proposte;
- recuperi la fattibilità per le aree interne ai centri urbani, come è d’uso nei PRG e nella prassi Siciliana (e non della Regione Lombardia!) accorpandoli alle aree residenziali attigue (anch’esso accogliendo in toto altre osservazioni in merito!);
lo SVILUPPO TURISTICO è da considerarsi IMPOSSIBILE e IMPRATICABILE, alimentando palesemente un grave “falso ideologico”, come ennesima “beffa”, per il settore a Bagheria, l’urbanistica siciliana e la democrazia (non tecnocratica) in generale, proprio perché in contrasto con ciò che legittimamente espresso prioritario nelle direttive;

e ci si OPPONE (ai sensi della L.R.71/78) e si CHIEDE che il PIANO VENGA RIVISTO per INTERO,

perché non corrispondente alle direttive, e soprattutto perché richiederebbe una più serena ridefinizione delle strategie e del dimensionamento complessivo delle aree turistiche che debbano interessare le diverse zone territoriali e la loro fruizione, partendo da una ridefinizione delle risorse e dei flussi turistici, che affronti realisticamente e strategicamente il settore, secondo una prassi “PARTECIPATA” e una impostazione Siciliana.

Bagheria, lì 08/12/13 Firma  Pietro Galioto

 

N.B. Dopo la pubblicazione delle osservazioni presentate da Legambiente e Movimento 5 stelle, pubblichiamo l'opposizione-osservazione dell'operatore turistico Pietro Galioto. Nei prossimi giorni pubblicheremo l'articolata e complessa Osservazione dell'Associazione 'Nuovi bagheresi' ( redazione bnews)
 

Dal 4 al 9 novembre sei alunni del Liceo Classico Francesco Scaduto hanno partecipato alla XX sessione nazionale M.E.P. (Model European Parliament) a Napoli.

La scuola - grazie alla sensibilità della dirigente scolastica del Liceo Scaduto, Giuseppa Moscato - ha aderito al progetto M.E.P. in collaborazione con una rete di istituti superiori statali di tutta Italia nell'anno scolastico 2004- 2005; 180 alunni provenienti da tutta Italia si sono confrontati per cinque giorni su grandi tematiche etico culturali, ambientali, sociali e politiche.

Nel corso di questi incontri, i delegati in numero di sei per ogni scuola hanno condiviso attività di Commissione ed assemblea Plenaria.

La delegazione del Liceo Scaduto era formata dagli studenti: Lo Verso Erika, Catalano Enrica, D'Amico Anna della classe II I, e Macchiarella Claudio, Fricano Sofia, e Maggiore Chiara della classe II D, accompagnati dalla Prof. Grazia Maria Maggiore; i ragazzi si sono distinti per competenza e professionalità, tutto sotto gli occhi attenti del comitato valutazione.

Il M.E.P. era articolato in:
Team-Building: momento di aggregazione volto a creare coesione all'interno della Commissione
Lavoro Di Commissione: stesura di proposte, di risoluzioni parlamentari su questioni Europee
Assemblea Generale: vengono dibattute e votate le risoluzioni parlamentari proposte dalle differenti Commissioni.

Sottolinea la professoressa Grazia Maria Maggiore: “si è trattato di una iniziativa lodevole da parte del liceo che ha cercato sempre di promuovere lo sviluppo della persona nel contesto sociale, di sviluppare un sentimento di appartenenza all'Unione Europea ed una partecipazione più consapevole alla sua costruzione, di accrescere la consapevolezza del valore fondamentale del confronto democratico in una società dove la diversità è portatrice di arricchimento e fautrice di autentica crescita umana” .

Raccontano le studentesse Enrica Catalano ed Erika Lo Verso: “È stata un’esperienza che porteremo sempre nel nostro cuore vissuta insieme ai tanti ragazzi e ragazze di altre scuole italiane, affrontando tematiche sociali, politiche culturali legate alla contemporaneità consolidando le competenze logico-argomentative e le capacità relazionali e critiche. La ricorderemo come un'esperienza che ha contribuito a farci crescere e che ci ha dato la possibilità di formarci e arricchirci molto più di quanto avremmo mai immaginato. Indubbiamente , la prima cosa che conserveremo da queste nazionali saranno le persone che abbiamo incontrato e con le quali ci siamo rapportati ogni giorno.

Nessuno di noi pensava che da un'esperienza liceale avremmo potuto trovare così tanti altri ragazzi che, come noi, si impegnano nel cercare di risolvere problemi di uno spessore piuttosto evidenti come quello dello sviluppo dell'Europa, conoscere ragazzi di tutta Italia trascorrendo ore piene di sorrisi e divertimento e poi discutere con loro di affari esteri, sviluppo europeo ecc...; è stato il connubio perfetto che ha creato in noi un entusiasmo e una voglia di metterci alla prova che ci ha spinto a dare il meglio di noi.

Tutto ha reso l'esperienza particolare: mettere a confronto le nostre idee e i nostri progetti proprio come se da questa simulazione si sarebbero davvero dovute trovare delle perfette risoluzioni per le condizioni dell'Europa. Ci ripetono che noi giovani siamo il futuro e solo noi possiamo cambiare le cose di questa nostra Europa, è vero, perché questa esperienza ha creato in noi la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che vogliamo diventare, questo è il punto importante da cui dobbiamo partire per essere cittadini Europei responsabili e consapevoli del futuro che ci aspetta”.


 

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