L'eventuale ritorno in una struttura carceraria idonea a poter trattare le patologie dell'ing.Michele Aiello, l'imprenditore bagherese della sanità condannatao a a15 anni nel processo "Talpe alla DDA", verrà deciso tra dieci giorni dal Tribunale di sorveglianza.
Aiello aveva ottenuto proprio un anno fa il permesso di scontare un anno agli arresti domiciliari, per l'impossibilità della struttura carceraria in cui era detenuto, di somministrare un vitto compatibile con le patologie del detenuto, e tra queste il favismo; vale a dire l'intolleranza assoluta a pasti contenenti fave, piselli e affini.
Il 26 marzo la decisione del Tribunale su Michele Aiello
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