Sebbene si tratti di un'alga che va preservata, la Posidonia oceanica, pianta marina endemica del mar Mediterraneo presente lungo molte aree costiere italiane,
può formare vere e proprie praterie su fondali sabbiosi dalla superficie fino ai 40 m di profondità in acque limpide, da un lato è testimonianza che le acque sono pulite ma di contro, una proliferazione così numerosa come sta avvenendo sulle spiagge del borgo marinaro di Aspra crea qualche fastidio e pericolo per i bagnanti che frequentano le spiagge bagheresi.
Per questo motivo l'assessore al Borgo marinaro Andrea Sciortino ha chiesto agli uffici tecnici comunali di vagliare la situazione e rivolgersi agli organi competenti sovracomunali, come la Regione Siciliana, all' assessorato Ambiente e al Demanio marittimo autorizzazione per la rimozione nel rispetto delle direttive emanate con circolare del Ministero dell'Ambiente (prot. n. 8838 del 20/05/2019), cui l'ente si rifarà per la gestione della problematica.
Sebbene la presenza della posidonia è considerata un buon indicatore della qualità delle acque marino–costiere per la sensibilità alle alterazioni delle condizioni ambientali, le foglie che naturalmente cadono dalla pianta possono arrivano sulle spiagge in seguito a mareggiate e formano accumuli anche imponenti, fino ad alcuni metri di altezza, chiamati banquettes. La loro presenza nelle aree a vocazione turistico-balneare è poco gradita ai bagnanti che la considerano un rifiuto piuttosto che una componente naturale propria del litorale, e come tale, un fastidio da rimuovere.
Per questo motivo l'assessore Sciortino ha attivato, già da diversi giorni, gli uffici per verificare possibili soluzioni senza creare danni all'habitat.