Il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, appresa della sentenza che lo ha visto condannato in primo grado a 3 anni per i fatti risalenti al novembre 2018, quando a causa dell'esondazione del fiume Milicia, 9 persone trovarono al morte all'interno di una villetta abusiva costruita a pochi metri dal letto del fiume, ha rilasciato una dichiarazione sul suo profilo facebook che riportiamo integralmente di seguito:
"In data odierna, il tribunale di termini imerese ha pronunciato sentenza di condanna nei miei riguardi per i tristi fatti accaduti il 3 novembre 2018.
Tengo a comunicare a tutti i miei cittadini che in me permane la massima serenità sia per la consapevolezza di una mia assoluta innocenza che con tutte le mie forze ho cercato di affermare in questa sede, e che ancor più energicamente cercherò di chiarire nei futuri gradi di giudizio, sia in vista delle imminenti elezioni amministrative che mi vedono, ancora una volta, candidato ad amministrare il nostro amato paese.
Mi preme precisare come la predetta sentenza non possa in alcun modo incidere negativamente sulle imminenti elezioni comunali del 28 e 29 maggio (determinare cioè una mia incandidabilita, sospensione o decadenza), non rientrando il capo d’imputazione oggi a me addebitati nell alveo delle fattispecie di reato per cui agli artt. 10 ed 11 del D.Lgs. 31 dicembre 2012, n. 235 ( legge Severino) prospetta tali negativi effetti.
Nemmeno la stessa interdizione dai pubblici uffici, pena accessoria, trova oggi applicazione, trattandosi di sentenza non definitiva.
Certo che il prosieguo dei narrati eventi giudiziari, per la mia assoluta fiducia nella giustizia, potranno giungere ad una pronuncia assolutoria.
Vi abbraccio tutti con affetto ponendo sempre il mio pensiero e cordoglio per le povere vittime di un fatto assolutamente imprevedibile ed inevitabile. Il Vostro Sindaco".
Giovanni Di Giacinto
