Palazzo Butera illuminato di giallo per Patrick Zaki

Palazzo Butera illuminato di giallo per Patrick Zaki

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Anche Bagheria uno storico palazzo si illumina di giallo. Palazzo  Butera, sede istituzionale e di rappresentanza del Comune di Bagheria si è tinta di giallo, questa sera dall’imbrunire in segno di solidarietà a Patrick George Zaki, lo studente di 28 anni in carcere dal 7 febbraio 2020, nel suo Paese d’origine, l’Egitto, accusato di propaganda sovversiva.

La rappresentanza bagherese di Amnesty International guidata in città da Marta Tomasello ha proposto all’amministrazione comunale, per il tramite dell’assessore alla Cultura, Daniele Vella di aderire alla campagna nazionale di solidarietà promossa da Amnesty per lanciare un forte messaggio di solidarietà e richiedere la sua scarcerazione.
Villa Butera, storico e simbolico palazzo di Città, è stata illuminata con i colori che ricordano anche le iniziative legata ad un altro studente che putroppo è dedeceduto dopo brutali torture, Giulio Regeni.
A partire dalle 18 e fino alle 22 la villa sarà illuminata di giallo.
«Patrick George Zaki è un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media. Attivista e studente dell’Università di Bologna, Patrick è ancora in stato di detenzione preventiva in Egitto e martedì si aprirà il secondo anno di detenzione illegale, arbitraria, senza processo, crudele – spiega Marta Tomasello – a un anno dalla sua incarcerazione, per chiedere ancora una volta il rilascio di Patrick, l’Italia illumina i suoi monumenti di giallo, con un’unica grande richiesta: #FreePatrickZaki. Le azioni promosse dal nostro movimento Amnesty International, hanno riscosso un grande successo: oltre cento monumenti illuminati di giallo e oltre sessanta tra biblioteche, università e comuni hanno deciso di esporre lo striscione per chiedere libertà per Zaki o la sagoma che raffigura Patrick. Non smetteremo di riunire le nostre forze per richiedere libertà per Patrick, sfruttando tutte le possibilità che, in un momento storico difficile come questo, ci sono concesse.

Un ringraziamento particolare – aggiunge la presidente bagherese di Amnesty- va al sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e al vice sindaco Daniele Vella per averci concesso la possibilità di svolgere questo evento speciale, nel pieno rispetto delle norme anti-covid. È sempre un piacere cogliere la partecipazione e la solidarietà proveniente dagli Organi del proprio Comune di residenza, nei confronti delle cause che sosteniamo a nome di Amnesty International».
«Oggi un anno di carcere per Patrick Zaki, studente» – dice il vice sindaco Daniele Vella – «Uno studente in carcere significa tanto, troppo, significa tarpare le ali alla cultura dei diritti. Patrick è detenuto senza alcuna prova che giustifichi le accuse a lui rivolte, dorme per terra, senza materasso, da mesi, in condizioni difficili. È in atto una tremenda violazione dei diritti umani a cui chiediamo venga posta fine»