RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Dopo il nostro comunicato dove avvisavamo i cittadini - qualcuno doveva comunicarglielo - della sospensione del servizio porta a porta nelle Contrade Incorvino, Consona e Lanzirotti, l’account di qualcuno è andato in overdose di post.
Abbiamo assistito al nuovo sport della arrampicata sugli specchi da parte dell’amministrazione comunale.
Il sindaco, per paura che stesse per fare un atto illegittimo, è corso ai ripari facendo una ordinanza di sospensione del porta a porta. I cittadini avrebbero dovuto sapere della sospensione attraverso il passaparola. Non un comunicato dal sito istituzionale, non una diretta, non il coraggio di metterci la faccia. E i cittadini smarriti, pensando che si trattasse di uno scherzo, hanno iniziato a cercare informazioni sui social e chiamando una utenza telefonica del Comune, senza avere informazioni chiare.
Il sindaco però con l’ordinanza ha messo una toppa che è peggio del buco.
Con una ordinanza ai sensi dell’art. 50 e 54 del tuel, il sindaco sospende il servizio del porta a porta con effetto immediato.
Le motivazioni? “I rifiuti non vengono differenziati correttamente, aggravando la situazione sanitaria”.
A sentire i residenti però la realtà non coincide con quanto millantantato dall’amministrazione comunale, e non ci risultano note dell’asp che presagiscono una possibile emergenza sanitaria in quella parte di città. Anzi i problemi semmai sono causati da una raccolta che da un anno a questa parte si è fatta sempre più inefficiente.
E se anche fosse che alcuni cittadini non differenziano correttamente, ci sembra quanto meno penalizzante per quei cittadini diligenti che a questo punto non non riceveranno il porta a porta come tutti gli altri bagheresi.
A nostro avviso non ci sono i presupposti per sospendere il porta a porta. Non ci risultano inoltre note dell’asp per problemi igienico sanitari derivanti dai rifiuti.
L'unico organo che può intervenire in tal senso, ai sensi degli atti attualmente approvati e dei rapporti tra comune e amb, è il consiglio comunale. Questa per noi è una certezza, così come siamo certi che il piano aro attualmente in vigore non è quello del 2015.
E’ incredibile che l’amministrazione non conosca gli atti che ad oggi regolano il servizio dei rifiuti nella nostra città. Non ci fermeremo qui. Riteniamo che questo sia un vero e proprio sopruso, portato avanti peraltro senza seguire l’iter corretto.
Noi, che abbiamo portato la città dai cassonetti con roghi al 40% di differenziata, frutto di tanti sacrifici, di lotte contro il sistema marcio dei rifiuti, di recesso dal servizio coinres, pensavamo che la questione rifiuti fosse archiviata e che si potesse solo guardare al futuro con ottimismo, oggi siamo preoccupati che il disegno di questa amministrazione sia quello di ristabilire il vecchio ordine. In questo anno abbiamo visto in azione i mentitori seriali in azione.
L’amministrazione attuale ci aveva criticato perchè abbiamo ottenuto il finanziamento del ccr in contrada incorvino. Quindi aveva promesso che avrebbe smantellato tutto. E invece? Porta in consiglio la variante che avevamo preparato e a breve appalterà i lavori. Il ccr si farà così come avevamo detto e fatto noi. Essi hanno mentito.
L’amministrazione attuale aveva detto che avrebbe chiuso AMB. E invece cosa fa? Amb è viva e vegeta, assume personale in mobilità con procedure più che dubbie, fraziona appalti ricorrendo frequentemente nel 2019 a continui noli nonostante il piano economico prevedesse l’acquisto di mezzi, e presenta un costo superiore di circa 1 milione di euro. Essi hanno mentito.
Il porta a porta è una conquista di tutti quei cittadini ai quali per tanti anni è stato fatto credere che l’unico sistema rifiuti possibile fosse quello tangente agli affari mafiosi.
La città invece è uscita da tempo a testa alta dal baratro verso cui era stata condotta dal Coinres. Nello specifico, i cittadini residenti in quella parte di città, che non è periferia, non meritano di avere maltolto il porta a porta, non lo meritano gli anziani, non lo meritano i disabili ai quali gli amministratori comunali continuano a togliere servizi, non lo meritano tutti i residenti.
Bagheria non può tornare indietro. I cittadini non lo meritano.