Confermata in appello la condanna all'aggressore del nigeriano agli 'Anni 20'

Confermata in appello la condanna all'aggressore del nigeriano agli 'Anni 20'

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Il presidente della corte d’appello di Palermo Salvatore Barresi, ha confermato la condanna a un anno e 8 mesi per il bagherese di 26 anni Giuseppe D'Amore, che nell’agosto dello scorso anno aveva picchiato davanti la gelateria Anni 20' un nigeriano, di 30 anni,Fredrick Omonzokpa.

Per lui anche l’aggravante della discriminazione razziale ha confermato la pena inflitta nel primo grado.
.”
I fatti si sono verificati il 30 agosto del 2018, in via Mattarella. Nella sentenza di primo grado, il GUP Stefania Galli, al termine del processo svoltosi con il rito abbreviato al Tribunale di Termini Imerese, aveva condannato D’Amore, anche al pagamento di una previsionale di 5 mila euro al giovane nigeriano.
Fredrick Omonzokpa, si era costituito parte civile, attraverso il suo avvocato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti D’Amore incontrò casualmente il nigeriano in va Mattarella, nei pressi di una gelateria. Iniziarono le offese e con modi spicci lo invitò a tornare al suo paese. Nacque un diverbio animato. Il giovane nigeriano per paura di essere aggredito si sarebbe dato alla fuga.
A quel punto il giovane bagherese armato di cric lo avrebbe raggiunto e colpito alla testa. All’aggressione parteciparono altri ragazzi. Secondo la ricostruzione dei fatti qualcuno avrebbe cercato di evitare che il pestaggio avvenisse. Il ragazzo nigeriano dopo essere stato ferito venne condotto all’ospedale di Palermo per le cure del caso. Le indagini della polizia di Bagheria portarono all’identificazione dell’autore.
Il pm Annadomenica Gallucci rinviò a giudizio D’Amore per aver agito con la “finalità di discriminazione e di odio etnico, nazionale, razziale o religioso”.
La corte d’appello ha confermato la condanna ad un anno e otto mesi.