Casteldaccia: al premio Alliata il patrocinio della Presidenza della Camera

Casteldaccia: al premio Alliata il patrocinio della Presidenza della Camera

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E’ cominciato in sordina ed è arrivato al patrocinio della presidenza della Camera dei deputati, il premio Donne e Cultura, Topazia Alliata, che sabato pomeriggio vedrà premiata la cantante di etnomusica Laura Mollica, nei locali della Torre Duca di Salaparuta.

Il prestigioso riconoscimento è giunto stamani al Sindaco Fabio Spatafora e all’assessore Marzia Santoro, alla vigilia della cerimonia di premiazione che si terrà domani alle 16:00 alla Torre Duca di Salaparuta e ha riempito di orgoglio e ripagato della fatica quanti si sono spesi per questa iniziativa. Un premio a cui non tutti credevano, tanto che, per l’approvazione del regolamento, qualche settimana fa, le donne dell’opposizione consiliare, ahimè, sono uscite fuori dall’aula. E invece pian piano, gli sponsor si sono trovati, alcuni si sono fatti avanti da soli, vedendo in questo premio solo un’occasione sincera, una possibilità di incontro, un incoraggiamento alle donne. Ognuno ha voluto dare un contributo significativo: dalla casa vinicola Corvo, agli artigiani ceramisti, alle associazioni. Chiari sono sembrati: la bontà di intenti, la gratuità, il puro volontariato. E così agli obiettivi originari si è aggiunto il fare memoria, il restituire ricordi, ricostruire radici. E in effetti i luoghi sono proprio quelli della nostra memoria che è patrimonio condiviso di una comunità. Luoghi in cui la scrittrice Dacia Mariani, che sarà presente all’evento, giocava da bambina e che sono rimasti nel cuore di Topazia fino alla fine, quando, per suo volere, lo scorso novembre, è stata allestita la camera ardente proprio all’interno della Torre e una folla di persone, compresa la banda musicale del paese, l’ha accompagnata alla sua ultima dimora, accanto al padre, il Duca amatissimo, in un mosaico di ombrelli colorati, sotto la pioggia. E in effetti, forse, tutto nasce da lì, da quell’ultimo saluto di Topazia ai suoi luoghi, dal suo volere ritornare alle radici, nella sua terra, a casa sua. Il vero regalo è il suo, poiché è grazie a lei che abbiamo ricominciato a guardarci attorno, a voler rimettere assieme le tessere del mosaico. E ci siamo ricordati di quanto forti possano essere le donne siciliane che si inventano e reinventano ogni giorno. Come ha fatto Topazia, passata dal campo di concentramento giapponese all’azienda vinicola del padre, rimboccandosi le maniche e reinventandosi imprenditrice. Ed è a tutte le donne siciliane che vogliamo dedicare questo premio, alla loro fatica, alle loro cadute, ma soprattutto alle loro mille risorse. Una clausola del premio vuole, infatti, che queste donne coraggiose che hanno creduto nella possibilità di fare Cultura, risiedano in Sicilia, poiché e più facile andarsene, emigrare, cercare fortuna fuori. Nulla da dire a chi decide di farlo. Ma spesso il coraggio maggiore lo dimostra chi resta, chi ricuce, chi spera, chi si rialza. Chi sogna, malgrado tutto.

Maria Luisa Florio