Casteldaccia: interrogazione sul dissesto di Maria Pia Di Salvo

Casteldaccia: interrogazione sul dissesto di Maria Pia Di Salvo

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Riceviamo e pubblichiamo:

In data 03 novembre u.s. è andata in scena l’ennesima disfatta della maggioranza che sostiene il sindaco spatafora, eletto con 13 consiglieri di maggioranza, il sindaco spatafora, oggi può contare solo su 6 consiglieri eletti con la maggioranza e tre eletti nelle file della minoranza.


Numeri che nell’ultimo consiglio comunale non gli hanno consentito di eleggere il Presidente del consiglio comunale, andando numericamente sotto per ben quattro volte.

Comunque un'altra disfatta parallela si ha visionando gli atti forniti ufficialmente dal comune di Casteldaccia con la nota prot.15464 del 28/10/2016, dopo aver atteso più di quarantacinque giorni, si può attestare che il disastro economico/finanziario dell’amministrazione spatafora è di euro 6.549.653,27, alla data del 31/12/2015.

Questo è il dato ufficiale dell’ammontare del debito prodotto dall’amministrazione spatafora dal 2013 al 31/12/2015.

Per essere più chiari, in seguito uno specchietto da dove si evincono le somme iscritte in bilancio e le somme effettivamente incassate, distinte per tributo.

IMU iscritti nei bilanci di previsione, tra le entrate i seguenti importi:
Anno 2013 1.850.000,00
Anno 2014 1.949.866,25
Anno 2015 1.930.000,00
Totale triennio 5.729.866,25

incassati i seguenti importi:
Anno 2013 1.121.704,57
Anno 2014 1.187.117,31
Anno 2015 874.432,51
Totale triennio 3.183.254,39

Il tutto porta ad una differenza negativa tra iscrizione nei bilanci di previsione ed incassi per euro 2.546.611,86;

per TARI e TARES iscrizione nei bilanci di previsione, tra le entrate i seguenti importi:
Anno 2013 2.278.257,00
Anno 2014 2.278.257,00
Anno 2015 2.032.579,00
Totale triennio 6.589.093,00

incassati i seguenti importi:
Anno 2013 862.627,41
Anno 2014 1.021.127,08
Anno 2015 1.032.115,10
Totale triennio 2.915.869.59

Il tutto porta ad una differenza negativa tra iscrizioni in bilanci di previsioni ed incassi per euro 3.673.223,41;

per TASI biennio 2014/2015 iscrizione nei bilanci di previsione, tra le entrate i seguenti importi:
Anno 2014 800.000,00
Anno 2015 810.000,00
Totale biennio 1.610.000,00

incassati i seguenti importi:
Anno 2014 717.137,00
Anno 2015 563.045,00
Totale biennio 1.280.182,00

Il tutto con una differenza negativa tra iscrizione in bilanci di previsione ed incassi per euro 329.818,00;

Dai calcoli effettuati il sindaco ha speso, nel triennio 2013/2015, euro 13.928.959,25 ed incassato 7.379.305,98, producendo un debito complessivo di euro 6.549.653,27.

E’ evidente anche il motivo per cui il sindaco spatafora, nel triennio 2013/2015 non ha mai proposto al Consiglio Comunale gli equilibri finanziari, previsti dalla legge, gli stessi non c’erano e la mancata approvazione, comporta la nullità dei bilanci di previsione, che ricordiamo, sono sempre stati approvati da tre anni, dopo la scadenza dell’esercizio finanziario, ad oggi non esiste ancora il bilancio di previsione 2016, la cui scadenza era prevista al 30/04/2016.
Spende senza sapere quanto incassa!!!!

Nelle zone limitrofe proliferano gli asili nidi, statisticamente la domanda per questi servizi è costantemente in aumento, nel nostro comune stranamente non si riesce a raggiungere il numero degli iscritti, probabilmente ha scoraggiato i genitori all’iscrizione e costretti gli stessi a spostarsi nei comuni vicini. Il dato è, che invece di affrontare le problematiche e tentare di risolverle, si elimina il problema all’origine, chiudendo una bellissima struttura che in passato è stato un fiore all’occhiello, che ospitava anche bambini di altri comuni.

Molti proprietari degli alloggi popolari avevano dato la propria disponibilità ad acquistare l’immobile.
In questo modo il comune, oltre ad introitare l’importo della vendita, sarebbe stato sgravato dai costi di manutenzione straordinaria che ancor oggi sono a carico del comune.
Ma ha deciso e preferito interrompere la procedura avviata, senza nessuna motivazione alcuna.

Occorrerebbe avere un momento di umiltà e riconoscere il proprio fallimento, il quale sta portando tutta la cittadinanza, che vive un momento storico infelice, in una strada senza uscita.

M.Pia Di Salvo